L'operazione trasparenza partirà il prossimo primo maggio e si chiamerà "la mia pensione". Sembra infatti tutto pronto per l'avvio della cosiddetta busta arancione, ovvero della possibilità per i singoli lavoratori di verificare la propria posizione previdenziale, analizzando il montante pensionistico accumulato ed effettuando anche delle proiezioni sull'importo del futuro assegno, in base a diversi scenari di carriera. Dall'inizio del prossimo mese l'Inps comincerà a fornire i primi accessi al complesso software di calcolo, dopodiché ogni lavoratore che si sarà dotato di un Pin potrà utilizzare i servizi di calcolo online dell'Inps: l'unico requisito è quello di aver accumulato una contribuzione minima di almeno cinque anni presso una qualsiasi cassa previdenziale riferibile all'ente pubblico.
Simulatore Inps: come funzionerà il nuovo programma di simulazione disponibile online
Nella pratica, il simulatore dovrà essere in grado di raccogliere tutti i contributi versati fino alla data in corso dal lavoratore. Dopo aver verificato che tutti i dati sono indicati in modo corretto, l'utente potrà attivare il processo di simulazione, stimando differenti scenari ed ottenendo l'importo della mensilità in base alla scelta dei parametri. Ad esempio si potrà conoscere in anticipo a quanto ammonterà il futuro importo se si sceglierà la quiescenza con i requisiti ordinari, se si preferirà aderire ad un meccanismo di pensionamento anticipato o se si prolungherà la permanenza nel lavoro fino ai 70 anni di età.
Unica nota da tenere presente riguarda la disponibilità del servizio: si partirà prima di tutto con i lavoratori che non hanno ancora raggiunto i 40 anni di età e gradualmente il meccanismo verrà esteso a tutti gli altri cittadini, mentre il processo dovrebbe completarsi entro il 2016 con i lavoratori domestici, gli agricoli e i dipendenti pubblici.
Riforma pensioni 2015, il richiamo di Boeri alla politica: i lavoratori andavano informati
Stante la situazione, i primi lavoratori dovrebbero cominciare ad accedere ai servizi Inps già a partire dalle prossime settimane. Si tratta sicuramente di un grande cambiamento di paradigma per la gestione della previdenza pubblica, tanto che il neo presidente dell'Inps Tito Boeri ne ha fatto un vero e proprio cavallo di battaglia per la sua Presidenza.
"Nell'arco di sei legislature non si è voluto informare i cittadini del cambiamento in corso: un fatto gravissimo" spiega Boeri, visto che "i contribuenti sono stati indotti a fare delle scelte sbagliate". La speranza è di poter recuperare la situazione prima di tutto informando adeguatamente la popolazione sulla propria posizione previdenziale, ed in secondo luogo cercando di flessibilizzarne l'accesso alle Pensioni fornite dall'istituto. Un obiettivo che si è rivelato tutt'altro che scontato negli ultimi anni, ma di cui il Paese sembra avere grande bisogno.
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