Le lavoratrici che desiderano ottenere il pensionamento anticipato con l'opzione donna si stanno impegnando in modo deciso ed energico per portare la propria causa all'attenzione dell'esecutivo, anche perché considerano la possibilità dell'uscita flessibile un diritto garantito dalla legge e disatteso dall'Inps alla fine dello scorso anno. Nel corso degli ultimi mesi sono state tante le iniziative portate avanti dal Comitato opzione donna, ultima in ordine di tempo (ma non per questo meno importante) la richiesta di un riscontro legale sulla legittimità della vicenda da parte del Tribunale amministrativo del Lazio.
La prima convocazione sulla questione è attesa nel mese di giugno, ma resta il fatto che le lavoratrici continuano a sperare che la soluzione arrivi per via amministrativa, visto che l'Inps ha proseguito nel protocollare le richieste di pensionamento anticipato (senza però approvarle), mentre il dossier resta aperto anche sul tavolo dell'esecutivo.
Uscite flessibili con opzione donna, le motivazioni espresse dalle lavoratrici tramite il Comitato
Sono le stesse parole delle dirette interessate a spiegare perché l'opzione donna resta una questione previdenziale sulla quale invitare la politica ad una profonda riflessione. D'altra parte, la principale remora indicata come motivazione per la fase di stallo riguarda ancora una volta la mancanza di adeguate coperture, ma come scrivono le lavoratrici all'interno dei social network "i pochi milioni che occorrono nei primi anni fino al 2019 vengono ampiamente recuperati negli anni successivi, stante l'opzione per il calcolo contributivo".
Un meccanismo che è stato indicato più volte dal Neo Presidente Boeri come virtuoso e sul quale da più parti si vorrebbe fondare la riorganizzazione dell'intero sistema previdenziale, così come è già previsto nel lungo termine per tutti i lavoratori. "Persino l'Inps ha ritenuto valide le nostre argomentazione" spiega una lavoratrice, sottolineano anche la necessità di porre rimedio alla questione: "noi non chiediamo niente" conclude la coordinatrice del Comitato opzione donna Dianella Maroni, "il calcolo contributivo ci renderà solo ed esclusivamente quanto versato".
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