"Il sindacato ritiene intoccabili le pensioni percepite dai lavoratori in base agli anni di contribuzione e richiede anzi un adeguamento al costo della vita": sono le parole pronunciate da Nazzareno Mollicone dell'UGL ed in relazione alle ipotesi di modifica attualmente in discussione per quanto concerne il settore previdenziale. Ma il sindacato negli ultimi giorni si è detto preoccupato anche per la delicata questione dell'anticipazione in busta paga della liquidazione, perché "presenta molti elementi critici, che dovranno essere valutati con grande attenzione dai lavoratori".

A parlare questa volta è Fiovo Bitti, che ricorda anche come il TFR possa avere un'importante funzione anche in relazione alla previdenza complementare, visto che può essere utilizzato per finanziare il secondo pilastro pensionistico.

Cgil: negli ultimi anni l'Italia è arretrata su pensioni e diritti, esecutivo intervenga

Il tema della previdenza resta anche al centro dell'azione portata avanti dalla Cgil. All'inizio del mese il Segretario Generale Susanna Camusso è tornata ad esprimersi sulla discussione attualmente in atto, derivante dalla profonda crisi economica vissuta dai lavoratori e dalle drammatiche situazioni di disagio che stanno sperimentando molti disoccupati in età avanzata.

Riguardo all'azione portata avanti dalle parti sociali negli ultimi mesi, la sindacalista ricorda come "noi abbiamo determinato un'idea della politica economica, ma abbiamo subito due arretramenti: uno si chiama Pensioni, l'altro sul terreno dei diritti". La Cgil ha espresso più volte la necessità di una riforma urgente sul tema della previdenza, con l'apertura alla flessibilità senza l'accompagnamento di ulteriori aggravi e penalizzazioni su chi è già in pensione o sui futuri assegni.

Riforma pensioni 2015: serve flessibilità, ma la pensione anticipata non coinvolga penalizzazioni

"Il Governo e l'Inps devono chiarirsi le idee su come tornare a una certa flessibilità per l'entrata in pensione" afferma Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uil. Il sindacalista ha però sottolineato come l'apertura alle pensioni anticipate non debba gravare ancora una volta sui pensionati, criticando aspramente anche la possibilità del prestito Inps formulata nel recente passato: "non esiste in natura l'idea di un prestito da recuperare".

Resta il fatto che per passare dal campo delle ipotesi a quello più pragmatico dei provvedimenti, servano i rilievi dei tecnici Inps. L'esecutivo ha messo tutto in stand by fino a quando non riceverà i prospetti sui costi di spesa per ogni singola misura, pertanto i sindacati dovranno attendere almeno il mese di giugno per poter essere convocati e cominciare ad intavolare delle discussioni sulla migliore misura di flessibilità. Una tempistica che però desta non poche preoccupazioni, visto che le parti sociali definiscono il problema come urgente e vorrebbero ottenere una misura strutturale di pensionamento anticipato nel più breve tempo possibile.

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