Ha destato scalpore in tutti i principali giornali e media televisivi del mondo (in Italia ricordiamo tra le fonti Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano e Il Giornale) la riforma della previdenza allo studio in Gran Bretagna. Con una mossa senza precedenti, il Governo inglese ha scelto di aprire le porte del prepensionamento già a partire dai 55 anni di età, offrendo ai contribuenti la possibilità di ritirare totalmente il montante previdenziale accumulato attraverso la contribuzione lavorativa. In questo modo, l'esecutivo spera di offrire maggiore libertà ai cittadini e di dare un nuovo slancio ai consumi, visto che molti diretti interessati potrebbero decidere di farsi anticipare il denaro accantonato per la pensione investendolo in attività immobiliari o in beni di consumo.

Ma se questo approccio alla previdenza potrebbe effettivamente aiutare il Pil a sostenere una nuova fase di crescita, sono in molti a preoccuparsi per la possibilità che diversi cittadini si trovino vittime di scelte d'investimento e consumo sbagliate, perdendo contemporaneamente sia il capitale previdenziale che il sostegno di welfare pensionistico in età avanzata.

Riforma pensioni inglese, ecco come funziona la pensione anticipata a 55 anni di età

Entrando nel merito della riforma, ogni cittadino potrà chiedere di ritirare il montante previdenziale a 55 anni di età, perdendo però il diritto a ricevere nel futuro la propria mensilità pensionistica pubblica. Su quanto accumulato nel conto pensionistico, il 25% risulterà completamente esente da imposte, mentre la parte restante si vedrà applicare l'imposizione fiscale ordinaria (che in media corrisponderà ad un'aliquota del 40%).

In questo modo, lo Stato prevede di incassare maggiore gettito fiscale nell'immediato e anche nel medio termine, grazie al fatto che il denaro sarà speso con grande probabilità nell'economia interna inglese. È chiaro però che tale misura apre anche un rischio di sostenibilità per l'ente di previdenza britannico qualora arrivassero troppe richieste di liquidazione in un lasso di tempo troppo breve, mentre vi è anche la possibilità che chi ritiri il montante decida di trasferirsi all'estero per andare a vivere la propria vecchiaia in un luogo caldo, portandosi via di fatto il capitale contributivo.

Pensione anticipata, soluzione inglese fa discutere in rete: rischio od opportunità?

Stante la situazione, la notizia ha alimentato negli scorsi giorni il dibattito già in corso in rete sul tema della riforma previdenziale e della flessibilità in uscita dal lavoro. In Italia l'argomento è di grande attualità perché la crisi ha reso particolarmente complessi e difficili i contesti lavorativi di chi ha superato i 50 anni di età, mentre i disoccupati in età avanzata vivono il dramma della disoccupazione senza poter accedere alle tutele dell'Inps.

Con il varo della legge Fornero si sono irrigiditi i requisiti di pensionamento anagrafici e contributivi, pertanto molti sarebbero favorevoli all'attuazione di una misura simile a quella inglese, vedendola come uno strumento di welfare utile in quella particolare fascia di età. E voi, cosa pensate al riguardo della nuova riforma pensionistica approvata in Gran Bretagna? Fateci conoscere la vostra opinione tramite l'inserimento di un commento nel sito, mentre per restare aggiornati sulle ultime novità in tema di previdenza vi ricordiamo di cliccare sul comodo tasto "segui" che vedete in alto, sopra al titolo dell'articolo.