"Pensioni il primo del mese e reddito minimo agli over 55". Questo il Boeri pensiero, in un'intervista rilasciata a Princeton, invitato dalla prestigiosa Università locale. Il presidente dell'Inps traccia una mappa ed il percorso che il Parlamento e l'Inps dovranno attivare e percorrere per evitare interventi impopolari sui trattamenti pensionistici vigenti e per tagliare quelli che sono soltanto privilegi. L'obiettivo che il professore bocconiano si propone è di recuperare, proprio all'interno del sistema pensionistico, le risorse per rendere più giusto e bilanciato il nostro welfare.

Come intervenire? Quali le azioni che sia l'Inps sia il governo di concerto dovranno intraprendere? Quali gli effetti sui pensionati?

Boeri fa un'analisi del sistema previdenziale italiano molto dettagliata ed approfondita. La prima azione dovrà riguardare il sistema di pagamento e la tempistica delle indennità pensionistiche. Dal prossimo mese di giugno, le prestazioni, (pensioni ed indennità di accompagnamento), dovranno essere liquidate il primo di ogni mese, previo accordo con gli istituti di credito e Poste Italiane. Le Poste hanno già dato il loro parere favorevole, si attende la disponibilità delle banche anche per abbassare i costi dei bonifici.

La riduzione dei costi e la disponibilità di denaro ad inizio mese (è cosa nota che le spese sono concentrate a inizio mese), vanno incontro ad aspettative ed esigenze socialmente ed universalmente riconosciute.

La revisione della tempistica e delle modalità di erogazione dei diversificati vitalizi sono un primo passo verso l'unificazione delle pensioni e servono a rinsaldare la coesione sociale, ha sostenuto il presidente Boeri.



Il Boeri pensiero si sofferma anche sulla coesione sociale e sugli effetti che una simile scelta può portare per quei cittadini che nella fascia di età 55-65 anni hanno perso il lavoro e si trovano in condizioni di povertà, non essendoci per loro alcun sussidio.

Per queste persone occorrerà pensare di introdurre un reddito minimo garantito. Il professore bocconiano si sofferma anche sulla possibilità del ricalcolo delle pensioni alte. Se dovessero manifestare esigenze finanziare, all'interno del sistema previdenziale, sostiene infatti, l'Inps potrà anche prendere in considerazione di ricalcolare le pensioni con il metodo contributivo ma solo per le pensioni alte.

"Non per fare cassa ma per ragioni di equità", afferma.

Insomma un Boeri a tutto campo, risoluto a far cambiare verso ad un sistema non più in grado di sostenere necessità e sfide quotidiane, non solo ma anche per andare nella direzione di un'auspicata revisione della rigida legge Fornero sulla flessibilità in uscita. Noi ne seguiremo lo sviluppo, per essere aggiornati voi continuate a seguirci cliccando su "segui" sopra il titolo dell'articolo.