Si continua a discutere incessantemente sulla riforma Pensioni 2015: quota 100, 97 e 41 restano le soluzioni prospettate per la pensione anticipata dei lavoratoriprecoci. Una modifica alla Legge Fornero viene invocata da tempo ma,purtroppo, ancora non è stata realizzata. L’altro tema caldo, poi, è quellodella proroga dell’Opzione Donna e delricorso del Comitato dinanzi al Tar del Lazio: ai giudici si chiede larimozione giudiziale delle circolari Inps del 2012 che, incidendo sullanormativa vigente, impediscono secondo le ricorrenti di poter accedere al prepensionamento a 57 anni e 3 mesiprevisto per le donne dal regime sperimentale del 2004.
E’ scontro, poi, tra ilgoverno Renzi e il numero uno dell’Istitutodi Previdenza Tito Boeri: lastoccata dell’economista bocconiano è andata contro il ministro Poletti che, neigiorni scorsi, aveva rivendicato il diritto dell’esecutivo a decidere su unaquestione di importanza politica immensa.
Pensione anticipataprecoci: quota 100, 97 e 41. Riforma pensioni, che confusione!
Ormai le varie proposte circolano da mesi e si confondonomolto spesso tra loro: la verità è che il governo Renzi, per adesso, non vuolesaperne di intervenire concretamente e si rifugia “spazzando la palla intribuna”. La quota 100 (62 anni dietà più 38 di contributi) è stata la più gradita per mesi insieme alla quota 97 (che sarebbe la proposta suipensionamenti flessibili, con uscita a 62 anni di età e 35 di contributi conpenalizzazioni decrescenti).
Altra soluzione rilanciata da Cesare Damiano neigiorni scorsi è quella della quota 41:con 41 anni di lavoro si esce, indipendentemente dall’età. Per ora, nonostantel’impegno della Commissione Lavoro della Camera, si sono visti ben pochi passiin avanti per modificare la pensione anticipata e cambiare la formulazioneattuale.
Prepensionamento conOpzione Contributivo donne: signore ‘sospese’ tra ricorso e proroga
Se la Class Action dinanzi al Tar del Lazio ha raggiunto ilprimo obiettivo del deposito (non era affatto semplice, come è accaduto,raccogliere circa 500 adesioni e mettere in contatto migliaia di persone), lasituazione della proroga èdecisamente in alto mare.
Il 31 dicembre 2015 il regime sperimentale del 2004scade e, da Palazzo Chigi, non è arrivato nessun segnale di apertura: il timoreè che, come succede praticamente sempre in Italia, ci si riduca agli ultimigiorni dell’anno.