Si alza sempre di più la tensione nella maggioranza, e in particolare nel Partito democratico, sulla riforma Pensioni. Alla vigilia di Pasqua, dopo la pubblicazione agli atti della Camera dei Deputati del nuovo ddl per la pensione anticipata con soluzione Quota 100 che si aggiunge ad altre proposte di legge che puntano a modificare la legge Fornero in direzione di nuovi meccanismi di flessibilità in uscita, torna a intervenire il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Cesare Damiano.

Riforma pensioni, Damiano al Governo: 'Chiarisca intenzioni su correzioni alla Fornero'

"Il governo - ha dichiarato il deputato della corrente riformista del Pd che fa capo a Pierluigi Bersani - chiarisca al più presto quali sono le sue intenzioni a proposito della correzione della 'riforma' Fornero da inserire nella legge di stabilità", ha scritto Damiano oggi in un comunicato stampa facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha promesso interventi di riforma del sistema previdenziale con la prossima manovra economica e finanziaria sottolineando che su calcoli e simulazioni sta lavorando il presidente dell'Inps Tito Boeri che entro fine giugno formulerà all'esecutivo la sua proposta per un sistema solidale più equo e flessibile.

Flessibilità in uscita, ecco tre opzioni per la pensione anticipata di uomini e donne

Il deputato della minoranza dem - che continua a stare in pressing sul governo per la riforma pensioni lamentando il fatto che "Renzi tace" - ha ricordato oggi al ministro del Lavoro i disegni di legge per l'introduzione di una maggiore flessibilità presentate alla Camera dei Deputati, i "tre assi nella manica".

"Tra le nostre proposte segnaliamo - ha ribadito oggi Damiano - la richiesta di poter andare in pensione a 62 anni con trentacinque anni di contributi e l'otto per cento di penalizzazione". Ma non c'è solo questa soluzione legislativa per il prepensionamento. Ci sono altre opzioni di cui si è ampiamente discusso in questi mesi, come la proposta per "l'uscita dal lavoro con 41 anni contributi" a prescindere dall'età anagrafica e la "Quota 100", illustrata lo scorso 10 marzo e pubblicata due giorni fa tra gli atti della Camera, in attesa adesso che cominci il suo iter in commissione Lavoro con molta probabilità in abbinamento agli altri undici disegni di legge per la flessibilità il cui esame è ripreso lo scorso 17 marzo.

Tagli alle pensioni alte, i timori di Damiano: 'A pagare non sia il ceto medio-basso'

"Ci aspettiamo, con i prossimi provvedimenti del Governo, di migliorare - ha proseguito l'ex ministro del Lavoro - l'attuale situazione rendendo più flessibile il sistema. Non vorremmo scoprire - ha sottolineato Damiano facendo riferimento ai tagli alle pensioni ipotizzati dal presidente Inps Tito Boeri - che l'Esecutivo avrebbe invece l'intenzione di chiedere nuovi sacrifici ai pensionati". Damiano, in particolare, teme che, sulla base di quanto annunciato da Boeri sul ricalcolo delle pensioni calcolate col sistema retributivo e maggiori rispetto ai contributi effettivamente versati, venga data una sforbiciata anche le pensioni "del cosiddetto ceto medio basso dei pensionati - ha spiegato - che percepisce assegni dai duemila euro lordi in su. In un momento già segnato da forti elementi di disagio sociale - ha osservato il presidente della commissione Lavoro - sarebbe opportuno non creare nuovi allarmi".