Resta in primo piano il tema della riforma pensioni 2015 dopo le nuove dichiarazioni del presidente dell'Inps Tito Boeri che entro giugno presenterà una proposta organica del sistema previdenziale che prevede prelievi dalle pensioni più alte e nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata. Boeri ha spiegato di aver già cominciato a fare calcoli e simulazioni per capire quanto è possibile tagliare dalle pensioni alte e quali sono i trattamenti da considerare "d'oro" per riequilibrare il sistema previdenziale sconquassato dalla legge Fornero e come intervenire sulle situazioni di disagio di quelle fascia di lavoratori che ha un'età compresa tra i 55 e i 65 anni.
A preoccupare, del piano Boeri che comunque dovrà poi essere condiviso dal Governo Renzi e portato all'esame del Parlamento, sono soprattutto i tagli alle pensioni alte e su quali esattamente si vorrebbe intervenire per "equità e non per fare cassa", come ha spiegato l'economista bocconiano chiamato da Palazzo Chigi ai vertici dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. Dopo le critiche del capogruppo di Forza Italia a Montecitorio Renato Brunetta, sulle proposte del presidente Inps si fanno subito sentire le voci dei presidenti delle commissioni Lavoro della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Riforma pensioni 2015, Sacconi: il Governo lavori sulla legge Fornero
"Consiglio al governo di lavorare sobriamente e tempestivamente al completamento della riforma Fornero sulle pensioni", ha detto il presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale di Palazzo Madama Maurizio Sacconi (Ap) dopo le nuove dichiarazioni di Boeri.
"In particolare - secondo Sacconi - l'adozione del sistema contributivo deve consentire la piena totalizzazione senza oneri di tutti i periodi contributivi, la possibilità di uscite flessibili e versamenti volontari detassati con cui ciascuno - ha spiegato il parlamentare - possa recuperare periodi di studio o di non lavoro, una duttile complementarietà tra il pilastro obbligatorio e quelli privati. Sconsiglio vivamente - ha sottolineato Sacconi - annunci di ricalcolo delle pensioni già erogate. Dobbiamo avvertire tutti la necessità - ha sottolineato - di portare a sicurezza e coesione la società evitando di individuare sempre nuovi untori con i conseguenti effetti divisivi".
Flessibilità e pensione anticipata, Damiano convoca Poletti a Montecitorio
Dello stesso avviso il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato di Montecitorio. "Sul ricalcolo delle pensioni in essere che taluni vorrebbero fare per evidenziare lo scostamento tra calcolo retributivo e contributivo - ha detto Cesare Damiano (minoranza Pd) - suggeriamo al Governo e al presidente dell'Inps di non allarmare inutilmente gli attuali pensionati con la 'minaccia' di una tosatura degli assegni attualmente erogati". Damiano, ricordando che è ripartito alla Camera l'esame del disegno di legge per la pensione anticipata a 62 anni congiunto ad altre dieci proposte di legge che dovrebbero poi confluire in un testo unico sul sistema previdenziale, dopo i nuovi interventi di Boeri a Ballarò e a Radio Anch'io, sottolinea in una nota che le "pensioni sono un tema che compete all'esecutivo.
Per questo - ha spiegato - in commissione Lavoro chiameremo in audizione il ministro Poletti per affrontare il tema, che a nostro avviso è prioritario, dell'introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema previdenziale".