Tutti "spaventati" dalle proposte di riforma pensioni 2015 che presenterà a giugno il presidente dell'Inps Tito Boeri, non tanto sull'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata su cui tutti sarebbero d'accordo, ma sui tagli alle Pensioni d'oro e su quali considerare tali. I primi a reagire alle ultime dichiarazioni dell'economista bocconiano chiamato dal premier Matteo Renzi alla presidenza dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale sono stati i sindacati, poi il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta e si fa sentire la voce anche del presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano, esponente dell'Area Riformista del Pd, già promotore del noto ddl per la pensione anticipata a 62 anni il cui esame è ripartito due settimane fa in commissione a Montecitorio senza però che ancora siano stati fatti passi in avanti.

Intanto, tutti sono d'accordo nel criticare l'atteggiamento da "primadonna" di Boeri sulla riforma delle pensioni in considerazione del fatto che le norme sul sistema previdenziale non vengono legiferate dall'Inps che invece deve applicarle.

Riforma pensioni, Damiano: competenza del governo, no di Boeri

"Le pensioni - ha avvertito oggi Cesare Damiano - sono un tema che compete all'esecutivo. Per questo, in commissione Lavoro - ha ribadito il parlamentare della minoranza del Pd - chiameremo in audizione il ministro Giuliano Poletti per affrontare il tema, a nostro avviso prioritario - ha sottolineato l'ex sindacalista della Cgil - dell'introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema previdenziale".

Damiano non condivide in particolare le ipotesi di tagli alle pensioni annunciate dal presidente Inps ieri in un'intervista a Massimo Giannini a Ballarò e oggi ai microfoni di Radio Anch'io. "Sul ricalcolo delle pensioni in essere, che taluni vorrebbero fare per evidenziare lo scostamento tra calcolo retributivo e contributivo, suggeriamo al Governo e al presidente dell'Inps - ha detto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio - di non allarmare inutilmente gli attuali pensionati con la 'minaccia' di una tosatura degli assegni attualmente erogati".

Pensione anticipata: soluzioni tecniche ci sono, problema è politico

Secondo Damiano ci sono le soluzioni tecniche per nuove forme di pensione anticipata, ma il problema è politico. "Poletti e Boeri dicono che serve una maggiore flessibilità in uscita, ma Renzi - ha sottolineato il parlamentare chiamando di nuovo in causa direttamente il premier - non lo dice e questo è chiaro che è un problema.

Il consigliere economico del premier, Gutgeld ha detto che non è un tema all'ordine del giorno. Secondo - ha proseguito in un'intervista video ad askanews - è un errore clamoroso che il governo compirebbe".

Camusso: risolvere problema rigidità in uscita della riforma Fornero

Non si fa attendere il commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "Non si può intervenire - ha detto commentando le proposte di Boeri sui tagli alle pensioni - retroattivamente su prestazioni già in essere: sarebbe arbitrario. Diverso - ha aggiunto la sindacalista a margine di un convegno della Fillea - se si pensa a forme di solidarietà. Oggi, comunque, il tema più urgente - ha ribadito sollecitando nuove forme di pensione anticipata - la rigidità in uscita della riforma Fornero e l'allungamento dell'età pensionabile".