Per la riforma della Scuola 2015, nell'ottica del disegno di legge "la buona scuola" voluto da Renzi, si erano previste 100 mila assunzioni di precari tra professori, aspiranti insegnanti e gli altri vincitori senza cattedra dell'ultimo concorso di un decennio fa. Il Ddl "la buona scuola" era stato presentato in Consiglio dei Ministri a metà marzo, dopo un iter travagliato che aveva quasi portato il Ministro della Pubblica Istruzione alle dimissioni. La questione rovente riguardava la presentazione del piano assunzioni nella scuola fin da settembre 2015 attraverso un decreto che sarebbe entrato in vigore subito oppure attraverso il disegno di legge che avrebbe portato - come di fatto accade da anni - a far temporeggiare il Governo.

La paura dei precari - al di là di ogni promessa - è che anche questa volta il piano assunzioni nella scuola per il 2015 salti nuovamente, lasciando in attesa gli oltre 100 mila aspiranti insegnanti. Al momento della presentazione del disegno di legge "la Buona scuola" veniva precisato che qualora il ddl avesse richiesto tempi molto dilatati, allora si sarebbe fatto ricorso al decreto d'urgenza, mantenendolo così in sospeso. In realtà, giunti ormai a maggio, non vi sono cenni alcuni da parte del Parlamento sull'accelerazione del provvedimento sulla riforma della scuola e, purtroppo, restano appena tre mesi - considerando che ad agosto gli enti istituzionali sono chiusi - per l'insediamento dei 100 mila precari insegnanti: tempo non sufficiente per risolvere questioni preliminari all'assunzione, come l'emanazione degli atti amministrativi, i pensionamenti dei titolari delle cattedre che dovranno essere occupate.

Aspetti, dunque, che non possono essere definiti - stante i tempi della Politica italiana - in soli tre mesi; pertanto, sembra essere certo che sfumi il piano assunzione 2015.

Il mondo della scuola reagisce con l'ennesima protesta - si ricorda il flash mob nelle piazze italiane della scorsa settimana - proclamando lo sciopero nazionale per martedì 5 maggio 2015 contro la forma Renzi-Giannini. Per ricevere altri aggiornamenti, cliccate mi piace sulla pagina Facebook Portale dei Diritti.