"Se ci sono tesoretti, utilizziamo per aggredire la povertà crescente con interventi mirati": è quanto dichiara il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, riferendosi alla possibilità di risorse aggiuntive reperibile all'interno del Def attualmente all'esame dell'esecutivo. Ma l'ex Ministro del lavoro prosegue i propri ragionamenti spiegando l'importanza di indirizzare nuovamente l'attenzione verso la situazione dei "pensionati incapienti, ai quali andrebbe gradualmente esteso l'aumento degli 80 euro già erogato in favore dei lavoratori dipendenti".

D'altra parte, questa proposta di estensione non è nuova per il Governo attualmente in carica, visto che una tale richiesta era già arrivata in passato per conto di sindacati e parti sociali. La possibile attuazione di tale misura resta però tutt'altro che scontata, perlomeno nel breve termine, perché i legislatori sembrano orientati a destinare le risorse aggiuntive al rilancio economico, al lavoro e agli investimenti, una serie di temi che vengono considerati prioritari perché in grado di consolidare i primi risultati positivi registrati dall'economia del Paese. Motivo per il quale il comparto delle pensioni potrebbe essere chiamato nuovamente ad aspettare.

Riforma pensioni 2015: l'Inps verso il pagamento di tutte le mensilità previdenziali al primo di ogni mese

Un'altra proposta di riforma del sistema previdenziale giunta di recente è stata quella della possibile unificazione dei giorni di pagamento delle prestazioni pensionistiche: se la misura dovesse passare (come appare probabile) a partire dal prossimo giugno 2015 tutte le quietanze delle prestazioni erogate dall'Inps potrebbero essere effettuate al 1° giorno di ogni mensilità.

Una vera e propria rivoluzione che permetterebbe non solo una positiva semplificazione per i cittadini con doppie prestazioni da parte di casse diverse, ma anche un abbattimento dei costi di gestione per l'amministrazione pubblica.

Assistenza Inps: Boeri ipotizza nuovo sostegno di welfare per gli over 55enni, ottenendo l'interesse dell'esecutivo

Vi sarebbe già un primo riscontro d'interesse da parte dell'esecutivo al riguardo della proposta giunta dal Neo Presidente Inps Tito Boeri di costituire un nuovo sussidio in favore dei disoccupati e di coloro che vivono situazioni lavorative di disagio alla soglia dei 55 anni di età. "L'idea di introdurre un reddito minimo tra i 450 e i 700 € al mese per gli ultra cinquantacinquenni che hanno perso il lavoro è interessante" spiega il Ministro Poletti, che aspetta di poter leggere i dettagli riguardanti l'iniziativa all'interno del dossier in preparazione da parte dei tecnici dell'istituto di previdenza entro il prossimo mese di giugno.

La questione si gioca però sui dettagli, perché la coperta dei conti pubblici di stampo assistenziale appare corta ormai da diversi anni; al momento le prime stime parlano della necessità di reperire all'incirca un miliardo e mezzo di euro.

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