E' stato approvato nel Cdm del 18 maggio scorso il decreto legge sul rimborso delle Pensioni, ora in molti si chiedono come funzionerà il Bonus Poletti, chi lo riceverà e soprattutto entro quando? Iniziamo col dire che, stando alle ultime dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da Renzi, saranno solo alcuni pensionati a poter beneficiare degli arretrati e si tratterà di una tantum e non di un rimborso totale. Renzi nonostante le accuse ricevute da alcune forze politiche e dall'Associazione dei Consumatori che ritengono incostituzionale il del decreto legge, non teme i ricorsi ed è certo di aver rispettato il parere della Consulta seguendo il principio di solidarietà e di equità.
Bonus Poletti, decreto legge approvato: chi lo riceverà, a quanto ammonterà ed entro quando?
Il bonus Poletti così è stato denominato il decreto sul rimborso delle pensioni dal premier Renzi, prevede la restituzione degli arretrati entro il 1 di agosto per 3.7 milioni di pensionati, si tratterà di rendere il maltolto a quanti hanno una pensione inferiore a 3.200 euro lordi, per gli altri il premier non ha ritenuto necessario rendere il rimborso a causa delle mancanza di coperture finanziarie. Per poter risarcire tutti sarebbero serviti circa 18 miliardi di euro e dice il Premier, si sarebbero dovute tagliare risorse ad altri servizi indispensabili come ad esempio asili e infrastrutture.
Per questa ragione, prosegue Renzi, nel pieno rispetto del principio insito nella Sentenza della Consulta si è deciso di rimborsare solo alcuni pensionati ed in misura proporzionale rispetto al proprio reddito.
Chi percepisce una pensione pari a 1.700 euro lordi mensili si vedrà resi il 1 di agosto 750 euro, chi ha una pensione da 2.200 euro lordo otterrà un assegno pari a 450 euro, chi invece possiede una quiescenza da 2.700 euro lordi percepirà appena 279 euro.
Non sarà necessario fare alcuna domanda all'Inps, chi ha diritto al rimborso lo riceverà in automatico ad agosto.
Bonus Poletti e prepensionamento: due facce della stessa medaglia?
Renzi nel corso della Conferenza stampa ha parlato anche della volontà del Governo di concedere misure a favore della flessibilità per limare la rigidità dell'attuale Riforma Fornero ed ha parlato degli adeguamenti futuri all'inflazione sbloccati dalla Corte della Cassazione.
Anche questi avverranno in modo progressivo e proporzionale all'assegno percepito: chi guadagna 1.700 euro avrà 180 euro di rivalutazione, chi 2.700 ne avrà 60 in più all'anno. Tutte le pensioni, ha inoltre ricordato il premier Renzi, dal 1 giugno verranno pagate il primo giorno del mese.
Il bonus Poletti, per quanto destinato ancora a fare discutere, potrebbe essere l'unica strada per non incorrere nelle ire dell'Ue e per dare ancora speranza ai pensionati che confidano vengano approvate nella prossima legge di Stabilità misure a favore della flessibilità in uscita.