Dopo l'incontro tra governo e sindacati, si prospettano nuove agitazioni nel mondo della Scuola, non esclusi scioperi e blocco degli scrutini. La riforma della scuola con il suo disegno di legge è stato l'argomento al centro dell'incontro di oggi a palazzo Chigi tra i rappresentanti del governo e i sindacati. Tra i rappresentanti del governo all'incontro erano presenti i ministri Madia, Deldio, Gianini e Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Hanno partecipato all'incontro, come controparte sindacale, Susanna Camusso per Cgil, Annamaria Furlan per Cisl e Carmelo Barbagallo per Uil, unitamente ai rappresentanti sindacati di categoria.

Riforma della scuola: i punti cruciali della trattativa

Sono emersi come elementi cruciali della trattativa, tre punti fondamenatli sui quali si chiedono interventi per una "buona scuola": il precariato, la valutazione e il contratto. Nettamente critica la Camusso al termine dell'incontro, considerando non sufficienti le modifiche introdotte dal Parlamento e lamentando l'assenza a monte del confronto tra governo e sindacati. Il confronto sarebbe invece auspicabile per un percorso più idoneo e coerente. Più moderate le reazioni della segretaria della Cisl Annamaria Furlan, pur ricordando l'altissima adesione allo sciopero del 5 maggio da parte del personale della scuola e di tantissimi studenti scesi in piazza a testimonianza dell'interesse comune.

La Furlan inoltre, lascia intendere il suo auspicio perché l'incontro di oggi possa avere una valenza concreta nel prossimo futuro.

Insoddisfacenti le risposte del governo per Carmelo Barbagallo della Uil, che valuta nettamente negativa la riunione di oggi a palazzo Chigi, sottolineando la totale chiusura del governo e la possibilità di nuovi scioperi.



Per i sindacati rimane sbagliato l'accentramento delle funzioni al dirigente scolastico, ritenendo inaccettabile la valutazione delle capacità dei docenti, demandata unicamente alla sua decisione. Gli studenti, dal canto loro, auspicano il ritiro della riforma, ritenendola non idonea sotto tutti i punti di vista. Gli studenti sono stati protagonisti in questi giorni del boicottaggio delle prove Invalsi che si sono tenute in tutte le scuole in Italia.