“Non si può fare cassa sui pensionati”: è questo il pensieroin tema di riforma pensioni espressoda Carla Cantone, segretariogenerale Spi-CGIL, a margine della sentenza della Consulta riguardo le regolesulla pensione anticipata introdottedalla Fornero e clamorosamentebocciate. I giudici costituzionali, come è noto, sono intervenuti sulla rivalutazione degli assegni pensionistici,bloccata dalla manovra varata dal governo Monti. Le lacrime della Fornero,divenute un po’ il simbolo di quel provvedimento, erano proprio legate a questoaspetto. Hanno atteso per anni i pensionati prima che una delle scelte piùcontestate venisse dichiarata incostituzionale.

Pensione anticipata2015, sindacati e minoranza PD chiedono riforma: si alle quote?

I sindacati e la minoranza PD, guidata come sempre sul puntoda Cesare Damiano, hanno chiesto chefinalmente si riapra la discussione per una riforma Pensioni che parta dal meccanismo delle quote che fu proprio della pensione dianzianità. Flessibilità in uscita,del resto, è il leitmotiv sostenutoda tempo e fino ad adesso snobbato dal governo. L’esecutivo, che nelle scorsesettimane vantava addirittura un “tesoretto” di qualche miliardo, ora devecorrere ai ripari: secondo gli esperti, infatti, la sentenza della Corte apreun buco di circa 5 miliardi. Renzipredica calma ma, nelle stanze del potere, questo potrebbe risultare come unfulmine a ciel sereno.

Quale futuro per lariforma della pensione anticipata?

Adesso è troppo presto per dirlo, però una valutazione puòfarsi: fino ad adesso tutte le proposte, in particolare la quota 100, sono state snobbate dal governo Renzi per ragionisostanzialmente economiche. Ora che la Consulta ha aperto un’altra falla ilrischio, per ora solo ipotetico, è che in qualche modo siano sempre i soliti apagare per “rimediare” a quanto deciso.

Anche perché i pensionati non cipenseranno due volte a chiedere quanto gli spetta: in alcuni casi si tratta diun gruzzolo importante per persone che percepiscono assegni tutt’altro che “d’oro”.Sindacati e forze di opposizione premono sull’acceleratore ma, se in tuttoquesto tempo si è proceduti a rilento, oggi più che mai una riflessioneulteriore pare essere d’obbligo. Il tempo, intanto, scorre inesorabile.