"Chi si iscrive a questo Comitato vuole lottare per fare in modo che sia ripristinato un diritto negato e si impegna per questo" spiega Orietta Armiliato, tra le rappresentanti del gruppo Opzione donna su Facebook, spiegando anche di accogliere con piacere le colleghe che vogliono avanzare "proposte ed iniziative atte a dare il risalto dovuto alla problematica, con il fine di far emergere la palese ingiustizia perpetrata". La questione del mancato pensionamento contributivo a 57 anni e 3 mesi (un anno in più per le lavoratrici autonome) più 35 anni di versamenti ha cominciato a tenere banco quando nella fine dello scorso anno l'Inps si è rifiutato di dare seguito alle domande protocollate.

Nei fatti, attraverso due circolari ha comunicato di considerare l'opzione donna conclusa, nonostante la stessa legge Fornero 2011 prevedesse che questa finestra di pensionamento proseguisse fino al termine dell'anno in corso.

Gruppo su Facabook opzione donna diffida l'Inps e avvia class Action: ancora possibile aderire

Stante la situazione, il Comitato opzione donna ha diffidato ad ottobre 2014 l'Inps dal proseguire nell'errata interpretazione della norma. Purtroppo la pratica non ha avuto seguito, tanto che il Comitato ha dato il via ad un'azione di class action depositata presso il Tar del Lazio e per la quale si attende di avere già il primo riscontro entro l'inizio del prossimo giugno.

 Nonostante il deposito sia già avvenuto resta aperta la possibilità di aderire in seconda battuta seguendo le istruzioni riportate all'interno del gruppo Facebook, anche se le lavoratrici sperano comunque che arrivi prima una soluzione per via amministrativa, senza dover attendere l'esito dell'iter legale.

Opzione donna, Lega Nord presenta ddl per la risoluzione della vicenda

Nel frattempo dal Parlamento arriva un nuovo endorsement alle rivendicazioni dell'opzione donna: questa volta a scendere in campo è la Lega Nord di Matteo Salvini, che ha depositato un Ddl all'interno del quale si chiede ancora una volta di porre termine all'ingiustizia subita dalle lavoratrici.

Resta il fatto che le lavoratrici hanno atteso per lungo tempo un intervento della politica e non vedendo arrivare la soluzione tanto attesa hanno ritenuto più opportuno cercare una soluzione nel ricorso legale: "ormai ogni partito attacca il carro al nostro cavallo... ma non è così che si fa. Nelle battaglie bisogna crederci veramente" commenta riguardo la notizia una delle partecipanti al gruppo opzione donna.

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