La riforma delle pensioni va avanti con i rimborsi. Continua il tavolo di lavoro per risolvere la difficile questione sulle Pensioni, dopo la stangata della Corte Costituzionale che ha dichiarato apertamente illegittima la riforma Fornero, una riforma che l'ex presidente del Consiglio Mario Monti commentava come una riforma che tutta l'Europa invidiava. Talmente perfetta che adesso si parla di rimborsi da elargire a chi è non ha potuto ricevere la parte spettante di pensione. Adesso il Governo, calcolatrice in mano, deve fare i conti e risarcire chi non ha percepito interamente la propria quota di pensione.

Pensioni, partono i rimborsi dall'1 agosto 2015

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi per calmare le acque annuncia che le tranches di rimborsi partiranno da questa estate, esattamente a partire dal primo agosto 2015. Sono 3,7 milioni di pensionati che riceveranno a titolo di rimborso una tranche, chiamata "bonus una tantum". Ma non si tratta di un bonus: è il risarcimento legittimo per chi è stato deprivato dei propri soldi con la legge Fornero del 2012. Il rimborso di agosto gode di un plafond di 2,18 miliardi, di cui 1 miliardo recuperato dal tesoretto.

Rimborsi delle pensioni, a quanto ammonta il bonus

Chi avrà in dotazione una pensione da 1700 euro riceverà un "bonus" di 750 euro; 450 euro per chi percepisce 2220 euro; 278 euro per chi riceve 2700 euro di rimborsi. La media è presto detta: circa 500 euro di bonus pensione da erogare ad agosto. Ma non tutti potranno godere del rimborso statale. I parametri di rivalutazione infatti escludono pensioni pesanti, quindi chi supera il limite di 3200 euro non riceverà il risarcimento. Parliamo però di circa 650mila pensionati italiani.

Novità pensioni, i rimborsi magri del 2016

Per il 2016 è un altro paio di maniche. A partire dal 1 gennaio 2016 cambiano i parametri: chi riceve 1700 euro avrà diritto a 180 euro annuali in più, ossia poco più di 15 euro al mese; per chi percepisce assegni da 2200 euro saranno 99 euro all'anno, poco più di 8 euro mensili; chi riceverà 2700 euro di pensione saranno 60 euro annuali, cioè 5 euro al mese. Sono cifre molto piccole, quasi irrisorie, che lasceranno molto da dire sulle modalità di ricalcolo dei rimborsi. Si attende però la nuova legge di Stabilità del prossimo anno, che dovrebbe permettere di entrare in uno stato di pre-pensionamento contraendo un prestito da restituire a rate quando arriverà l'età della pensione.

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