Gli occhi della politica e quelli dei pensionati restano puntati sul prossimo lunedì 18 maggio, quando il Consiglio dei Ministri si riunirà, perché in tale data potrebbero essere prese delle decisioni importanti riguardo il tema della previdenza. "Secondo alcune indiscrezioni, il CdM consisterà in un primo giro di tavolo" spiega l'Onorevole Cesare Damiano, aggiungendo anche che "se così fosse sarebbe una buona notizia, perché esisterebbe la possibilità, come richiediamo da giorni, di ascoltare i sindacati confederali dei pensionati e le Commissioni parlamentari".

L'idea del Presidente della Commissione lavoro alla Camera è quella di ricorrere alla concertazione come prassi chiave per risolvere le tante problematiche ed aree di disagio che hanno colpito il mondo del lavoro e della previdenza dopo l'approvazione della legge Fornero. A tal proposito, il Ministro del lavoro Poletti ha manifestato più volte la propria apertura ad un confronto, ma finora è sempre mancata l'occasione di concretizzare tale evenienza perché si resta in attesa dei riscontri tecnici da parte dell'Inps.

Riforma pensioni, nuovo incontro in Parlamento per discutere le problematiche in campo previdenziale

Ma l'agenda delle discussioni sulla riforma delle Pensioni non termina certo lunedì.

Già a partire dal giorno successivo è prevista una riunione tra le due Commissioni lavoro e Bilancio della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica; all'incontro sarà presente anche il Ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, che secondo Damiano "potrebbe dare un contributo di riflessione per la risoluzione del problema".

Sul piatto non vi è solo la restituzione ai pensionati dei rimborsi Istat relativi alla sentenza n. 70/2015 della Corte Costituzionale, ma anche la questione della flessibilità previdenziale e della necessità di prevedere dei meccanismi di pensionamento anticipato e di sostegno al reddito per tutti coloro che stanno vivendo situazioni di difficoltà a causa della crisi economica e dell'irrigidimento progressivo nei parametri di accesso all'Inps verificatosi negli scorsi anni.

Flessibilità previdenziale, Damiano insiste su sistema a quote: ma nuove ipotesi arrivano anche dalle Regioni

Nel frattempo la questione della flessibilità previdenziale sembra essersi mossa tramite alcune iniziative della politica locale: dal Piemonte è infatti arrivata la proposta della creazione di un fondo rotativo cofinanziato da Regione, Banche e Inps, con l'obiettivo di fornire una soluzione di prepensionamento ponte a coloro che perdono il lavoro o vivono situazioni di disagio. L'opzione sarà disponibile per tutti coloro a cui mancano tre anni dalla maturazione dei requisiti di quiescenza. La Regione Lombardia starebbe invece lavorando ad un nuovo reddito di cittadinanza, che verrebbe finanziato con i fondi europei destinati alle politiche sociali e alla lotta contro la povertà.

Si tratta di iniziative definite dall'On. Damiano come interessanti, ma il richiamo è comunque all'implementazione di misure strutturali: "penso che sarebbe necessaria una normativa nazionale" commenta l'ex Ministro del lavoro, richiamando l'attenzione sulle proposte più recenti della Commissione: la quota 97 e l'uscita anticipata per i precoci alla maturazione di 41 anni di versamenti.

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