È necessario anticipare l'età pensionabile a favore di tutte quelle persone over 55 a cui mancano da uno a tre anni al pensionamento. Lo hanno lasciato intendere le intenzioni del Presidente della regione Piemonte Sergio Chiamparino, il quale ritiene di maggiore priorità l'anticipo dell'età pensionabile al fine di assicurare un trattamento pensionistico a migliaia di lavoratori rimasti penalizzati dalla Riforma Fornero.

Tale proposta avanzata dal Presidente Chiamparino, riguarderebbe circa 8 mila lavoratori che, a causa dell'introduzione delle norme varate dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, si sono ritrovati privi di un'occupazione e ai quali mancano pochi anni per poter usufruire del trattamento previdenziale.

Tuttavia, si tratta di un provvedimento che potrebbe richiedere molto tempo prima della sua efficacia. Infatti, come riportato sul portale "Pensioni Oggi", la proposta potrebbe essere pronta entro la fine dell'anno. "Ogni anno abbiamo tra i 6 mila e gli 8 mila lavoratori a cui mancano per la pensione un periodo che varia da un mese a tre anni: dobbiamo occuparci soprattutto di loro, perché per i giovani ci sono misure e le nuove tipologie contrattuali iniziano a dare dei risultati, seppur non definitivi", ha detto l'Assessore al Lavoro del Piemonte Gianna Pentemero. Secondo Chiamparino, invece, i fondi dovrebbero essere reperiti attraverso una collaborazione solida tra Inps, banche e la stessa Regione del Piemonte.

Sempre come riportato su "Pensioni Oggi", la proposta è stata illustrata al Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano e adesso, è in attesa di una risposta da parte del Parlamento. "Quella di un anticipo della pensione attraverso la convenzione con l'Inps e con gli istituti di credito è un'idea interessante", ha detto il deputato del Pd, secondo il quale potrebbe trattarsi soltanto di un'ipotesi in via sperimentale in attesa di una soluzione definitiva che possa garantire maggiore flessibilità.

A tale proposito il Presidente Damiano ha ricordato l'ipotesi che potrebbe dare la possibilità ai lavoratori di andare in pensione dopo il raggiungimento di 62 anni di età e 35 anni di contributi pena una riduzione nell'assegno pari all'8 %.