Orizzontescuola.it parla dell'inclusione nell'odg. in VII commissione circa l'inclusione degli abilitati Tfa nel piano di assunzioni. La discussione dovrebbe vertere sulle modalità di valutazione per conferire maggior punteggio valido da considerare per il prossimo concorso da bandire a ottobre. Ricordiamo l'acronimo che sta per Tirocinio Formativo Attivo per il conseguimento del quale è prevista una selezione in ingresso e un costo per conseguirlo di circa € 3.000,00. I corsi T.F.A. ordinario ed ex-T.F.A. speciale o P.A.S. sono figli dello stesso decreto che fu emanato durante un periodo per il quale non furono banditi concorsi che va dal 1999 fino al 2012.
Pertanto rappresentavano l'unica possibilità di abilitazione, anche se nei fatti restò abilitante solo per svolgere un concorso e non per insegnare direttamente, come confermato dall'On. del PD Manuela Ghizzoni che scrive nel suo sito alcune considerazioni. I docenti nel frattempo continuano a spiegare le ragioni della protesta.
Gli addetti ai lavori assicurano che in caso di inclusione dei Tfa al piano di immissioni ruolo questo comporterebbe a cascata identica inclusione per coloro che hanno seguito i Pas, corsi che si differenziano dai primi per la tempistica delle selezioni in itinere e al termine degli stessi. Apprendiamo dall'on. Manuela Ghizzoni che dalle pagine del suo sito personale manuelaghizzoni.it critica l'ex ministro dell'Istruzione Gelmini per non aver decretato il valore concorsuale di questi corsi Tfae Pas, che nel nuovo piano non ci sarà nessuna applicazione di contratti di formazione di sorta!
Nella giornata appena trascorsa erano divampate delle polemiche riguardo a questo punto. L'On. Ghizzoni conferma che il 2015/2016 sarà un anno di transizione, aggiungendo una sua personale convinzione circa le modalità di reclutamento dei futuri insegnanti. Serve uscire dalla logica del semplice concorso, questo il senso delle sue dichiarazioni.
La tenuta dell'esecutivo
In Senato la differenza di voti tra maggioranza ed opposizione è invero ristretta e basterebbero poche defezioni per fare in modo che il Ddl Scuola torni nuovamente alla Camera dei Deputati. Renzi ha dichiarato agli organi di stampa che a lui dà noia che non vengano considerati i Tfa. Ma dietro all'inclusione di questi abilitati c'è l'emendamento di FI, partito fondamentale per la tenuta dell'esecutivo. Riprende nel frattempo in Senato la discussione degli emendamenti al Ddl che dovrà concludersi come riferito da orizzontescuola.it entro il 1° giugno.