La Riforma Fornero sulle Pensioni, che fu varata ai tempi del Governo Monti, non rispetta quelli che sono i principi costituzionali. A sancirlo con una sentenza è stata la Corte Costituzionale con la conseguenza che le pensioni, al tempo bloccate per quel che riguarda la rivalutazione degli assegni, ora devono essere maggiorate a favore dei cittadini. Ma quando, e soprattutto come? Ebbene, ad oggi in materia il Governo sta prendendo tempo sebbene i soldi ai pensionati, sottratti con la Riforma Fornero, debbano essere restituiti nell'immediato. A pensarla così è il Codacons che, altrimenti, si è dichiarato pronto a 'denunciare l'Inps per appropriazione indebita'.

Per il Governo rimane da sciogliere il nodo delle risorse visto che la cifra da restituire ai pensionati è dell'ordine dei miliardi di euro. L'Esecutivo in merito ha già fatto sapere che non andrà a trovare le risorse con una 'manovra' di aggiustamento dei conti pubblici, ragion per cui sono in molti a temere che il Governo possa prendere tempo e adottare da qui a breve un provvedimento che porti a non restituire i soldi a tutti o, comunque, a procedere nel tempo con una restituzione delle somme a scaglioni. Secondo il Codacons, pur tuttavia, i soldi si possono trovare subito a favore dei pensionati che, in forza alla sentenza della Consulta, hanno tutto il diritto di vedersi adeguato in tempi brevi il trattamento pensionistico.

Per l'Associazione dei Consumatori basterebbe infatti andare a tagliare le risorse per il programma sugli F35 che, rispetto alle esigenze dei cittadini, non è di certo una priorità. Il Codacons ha tra l'altro pubblicato sul proprio sito Internet un modulo relativo proprio alla rivalutazione delle pensioni. Trattasi, nello specifico, di un modello/fac simile di domanda per procedere nei confronti dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ad una diffida collettiva qualora i soldi non riscossi, a seguito del blocco della rivalutazione con la Riforma Fornero, non saranno restituiti ai pensionati.