La contestazione di Bologna a Matteo Renzi è stato, dopo gli eventi di Milano, il fatto che più interessa la politica italiana nelle ultime ore. Ad attendere il premier alla festa dell'Unità c'erano striscioni e fischi che contestavano la riforma scuola del DDL in esame al Parlamento in questo momento. Come ha reagito Renzi a queste proteste? Salendo sul podio ha ribadito la sua disponibilità a incontrare chiunque e la sacro santa libertà di esprimere la proprio opinione. Poi però ha aggiunto che non si fa spaventare da qualche fischio. 'Abbiamo il compito di cambiare l'Italia e la cambieremo, piaccia o non piaccia ai signori del no.

Non molleremo, terremo botta'. Parole decise miste a ironia, che non fanno ben sperare quanti domani si riuniranno per partecipare allo sciopero nazionale del 5 maggio.

Renzi va avanti come un treno sul DDL scuola

Matteo Renzi ha dunque ribadito la sua intenzione di portare avanti la riforma scolastica contenuta nella bozza del DDL a qualunque costo e contro qualunque altra opinione contraria. Lui definisce il suo e quello dei suoi sostenitori 'amore per l'Italia', paese in cui fino a questo momento la Scuola pubblica non è stata presa in considerazione. Ha ricordato che se il DDL passa, questo significherà avere centomila nuove assunzioni, mentre in caso contrario l'unica cosa che resta da fare a queste persone è 'fischiare'.

Risposta ironica e quasi minacciosa.

Renzi sulla scuola: 'Non ci fermeremo'

'Non ci fermeremo a cento metri dal traguardo' dice il premier, mettendo nel calderone non solo la riforma della scuola ma anche la legge elettorale. Si dice disposto a discutere sui punti rossi del disegno di legge, quelli maggiormente contestati, come ad esempio i ruoli di presidi e dirigenti.

Sottolinea però l'intenzione di non lasciare la scuola in mano di 'chi urla'. E mentre Renzi dice la sua opinione in modo più o meno velato, i docenti continuano ad organizzarsi per lo sciopero di domani, anticipando qualche evento anche ad oggi. In molte piazze italiane è stato organizzato il 'Selfie Mob' con cui viene chiesto il ritiro del disegno di Legge. Naturalmente, date le premesse del Premier, viene difficile pensare che la richiesta venga accolta. Quanti di voi parteciperanno domani? Lasciateci pure un commento sulle vostre intenzioni e ragioni.