"L'apertura del tavolo, chiesto e ottenuto dai sindacati, è un passo nella giusta direzione. Ma la nostra mobilitazione proseguirà fino a che il confronto non porterà a risultati tangibili. Non solo nella rivalutazione, ma anche su altri temi caldi [...] come la revisione della legge Fornero, che sta penalizzando fortemente anche l'occupazione giovanile". Sono le dichiarazioni rilasciate dai sindacalisti Ezio Medeot (Cgil), Renato Pizzolitto (Cisl) e Magda Gruarin (Uil), rappresentanti dei lavoratori per le rispettive sigle localizzate nella regione Friuli Venezia Giulia.

Le parti sociali portano avanti le proprie mosse nella delicata partita che si sta giocando con i referenti di Governo e Parlamento, al fine di realizzare le importanti riforme di welfare e previdenza che il Paese chiede con forza ormai da diversi anni. Il riferimento va ovviamente agli interventi peggiorativi realizzati dal Governo Monti nel 2011, che se da un lato hanno "messo in sicurezza" e reso sostenibile la dinamica dei conti pubblici, dall'altro lato hanno creato delle vaste aree di disagio sociale nella popolazione.

Sindacati protestano contro Dl Pensioni e puntano ad aumentare le rivalutazioni Istat, oltre che alla flessibilità nell'uscita dal lavoro

Entrando nello specifico, le prossime settimane potrebbero rivelarsi molto calde per i sindacati, che si stanno preparando alla mobilitazione; per la giornata di domani si prevede infatti una manifestazione di protesta a Roma, in Piazza del Pantheon.

"A luglio si replica davanti al Senato, in occasione della conversione in legge del decreto del Governo sulle Pensioni" spiega in una nota pubblicata dalla Cgil della Regione Toscana, specificando come lo scopo sia "convincere il Parlamento a modificare il Decreto rendendolo più equo e rispondente alla sentenza" emessa dalla Corte Costituzionale.

Ma al 16 del prossimo mese si terrà anche l'atteso secondo appuntamento con il tavolo di discussione imbastito con il Ministro del lavoro Giuliano Poletti, che agirà in rappresentanza del Governo per trovare la quadra anche sulla delicata vicenda dell'apertura alle pensioni anticipate. Il Paese ha bisogno di offrire una risposta flessibile ai tanti lavoratori e disoccupati disagiati in età avanzata, che risultano troppo anziani per potersi reinserire nel mondo produttivo e troppo giovani per accedere all'Inps.

Ma la creazione di un nuovo meccanismo di prepensionamento interessa anche i ragazzi in cerca del primo impiego, visto che a partire dal 2011 sono stati tagliati fuori dal mercato a causa del blocco avvenuto nel sistema di turn over.

Come da nostra abitudine, restiamo disponibili a pubblicare i vostri commenti qualora desideriate condividere la vostra opinione con gli altri lettori, mentre per ricevere le prossime novità sulla previdenza vi ricordiamo di usare il comodo pulsante "segui" che trovate nella parte alta della pagina, vicino al titolo dell'articolo.