Le organizzazioni sindacali che rappresentano i pensionati si ritengono soddisfatti del primo incontro di ieri sulla riforma pensioni con il ministro del Lavoro che ha fissato una nuova riunione per il 16 luglio, ma sono infuriati con il presidente dell'Inps Tito Boeri per le sue "invasioni di campo". A non convincere, in particolare, le nuove proposte per la pensione anticipata di Boeri il quale ritiene molto costose e quindi insostenibile le proposte in questi mesi caldeggiate dai sindacati, dal prepensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi e l'8% di penalizzazione alla possibile soluzione Quota 100 data dalla somma dell'età anagrafica e dell'età contributiva; resta tuttavia l'apertura all'estensione anche agli uomini della cosiddetta opzione contributivo donne ma con un innalzamento di cinque anni dei requisiti anagrafici richiesti per accedere in anticipo alla pensione (ovvero 62 anni).

Riforma pensioni e flessibilità in uscita, Cantone: Boeri non è proprietario dell'Inps

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati lo hanno detto chiaro e tondo ieri al ministro Giuliano Poletti. "Non siamo per niente soddisfatti - ha sottolineato poi in conferenza stampa il segretario generale dello Spi Cgil - del comportamento del presidente dell'Inps". Senza mai chiamarlo per nome e cognome nel corso della conferenza stampa convocata dai sindacati dopo il primo incontro con il ministro del Lavoro sulla riforma pensioni, Carla Cantone ha sottolineato che "lui non è il proprietario dell'Inps, ma il presidente che deve tutelare l'Istituto nazionale per la previdenza sociale e invece - ha sottolineato la dirigente sindacale - con le sue dichiarazioni crea continue preoccupazioni".

Gigi Bonfanti, leader della Fnp Cisl, ha criticato le "tante invasioni di campo - ha detto riferendosi a Boeri -che non aiutano la partita".

Pensione anticipata, Bonfanti: il presidente Inps ossessionato dal ricalcolo contributivo

I sindacati respingono con forza la nuova ipotesi prospettata nei giorni scorsi dal presidente dell'Inps sulla pensione anticipata con il ricalcolo contributivo degli assegni previdenziali.

Cantone definisce quella di Boeri sul ricalcolo contributivo anche delle Pensioni più alte calcolate col sistema retributivo una vera e propria "ossessione" e critica fortemente la proposta "perché colpisce persone - ha sottolineato la dirigente sindacale - che le pensioni se le sono guadagnate". Boeri aveva spiegato che per essere sostenibile e non fare danni ai conti pubblici la staffetta generazionale non può essere fatta per legge ma mediante accordi tra aziende e lavoratori.

"Se il professore della Bocconi ha delle idee - ha aggiunto il segretario generale della Fnp Cisl - faccia una proposta nel luogo giusto, ma poi - ha evidenziato Bonfanti - la responsabilità se la deve assumere il governo".