Così come sulla riforma pensioni, regna il caos anche sulla riforma della Scuola del Governo Renzi che prevede anche le assunzioni degli insegnanti precari. Il ddl Buona Scuola, che ha già avuto in prima lettura l'ok dalla Camera, sta incontrando difficoltà al Senato, i tempi si sono dilatati dopo anche per via della pausa di riflessione stabilita da Renzi alla direzione del Pd dopo le critiche e la richiesta di un confronto ulteriore da parte della minoranza dem.
Riforma scuola del Governo Renzi: è il caos come sulla riforma pensioni 2015
Ma il capitolo assunzioni docenti preoccupa tutti, sindacati che continuano a protestare, forze politiche di maggioranza e di opposizione, per questo il premier continua a prendere tempo dopo gli annunci scoppiettanti alla ricerca di una condivisione quanto più ampia possibile.
Le proposte si susseguono di ora in ora. Sinistra ecologia e libertà di Nichi Vendola chiede di stralciare il capitolo assunzioni dal ddl Buona Scuola e procedere con decreto legge d'urgenza.
Assunzioni insegnanti, Sel: stralcio dal ddl e nuovo decreto legge d'urgenza
Il rischio paventato da Sel è che continuando a perdere tempo a Palazzo Madama dove comunque saranno apportate delle modifiche, è che gli insegnanti non potranno essere assunti a settembre e in ogni caso cresce la protesta anche sui numeri e le modalità chiare e definite per le assunzioni. Secondo la senatrice Loredana De Petris (Sel) nel piano straordinario per le assunzioni 2015-2016 del governo Renzi resterebbero fuori più di centocinquantamila docenti precari.
Ddl Buona Scuola, problemi in maggioranza e nel Pd, Fioroni: modifiche necessarie
I problemi su scuola e lavoro, così come sulla riforma pensioni 2015 e la flessibilità in uscita per la pensione anticipata, restano anche nel Partito democratiche. "Le modifiche - ha detto Giuseppe Fioroni, a proposito delle modifiche alla riforma della scuola - vanno fatte.
Dobbiamo avere il coraggio di dire - ha aggiunto il parlamentare dem ai microfoni di Sky Tg 24 - che le assunzioni, con la definitiva stabilizzazione e ingresso in ruolo, possano avvenire - ha spiegato l'ex ministro della Pubblica istruzione università e ricerca - con un percorso che si sa quando inizia, ma anche - ha sottolineato - quando finisce".
Blocco scrutini e proteste, i Cobas: partecipazione allo sciopero davvero travolgente
Nel frattempo "la marea dello sciopero contro la riforma della scuola - annuncia il portavoce nazionale dei Cobas - non conosce ostacoli. Anche in Sicilia e in Puglia - ha detto Piero Bernocchi - bloccati tra l'80% e il 90% di scrutini, e al 100% persino nelle scuole italiane all'estero. Oggi in campo - ha spiegato - Toscana, Campania, Umbria, Sardegna, Liguria, Veneto Marche, ". "Dopo il Lazio, il Molise, la Lombardia e l'Emilia Romagna, anche in Sicilia e in Puglia le percentuali dello sciopero - ha sottolineato il leader dei Cobas - sono davvero travolgenti, il blocco è totale".