Anche se la protesta e la mobilitazione contro la riforma renziana continuano, i sindacati di categoria degli operatori scolastici presentano il loro piano assunzionale che hanno depositato come memoria nella riunione tenuta con la Commissione cultura della Camera. In particolare i sindacati si sono soffermati, sottolineando le criticità rilevate nel piano assunzioni previsto nel ddl in discussione al Senato, dopo l'approvazione ottenuta alla Camera. Vediamone i punti salienti.

I rappresentanti sindacali, pur con motivazioni, modalità e tempistica differenziate, hanno sottolineato e posto in evidenza ed all'attenzione dei rappresentanti del Parlamento, come il piano per le assunzioni programmate e previste nel ddl crei disparità di trattamento tra gli stessi operatori scolastici, pur avendo titoli e professionalità simili.

In particolare nei confronti di quel personale precario inserito nella seconda fascia, (cioè nelle graduatorie d'istituto).

Ecco una sintesi delle proposte sindacali per l'assunzione del personale precario, II fascia compreso

Per la FLC CGIL è prioritario un piano di assunzione dei docenti nelle scuole, al di fuori del Piano assunzioni da 100 mila posti prevista per il 1° settembre 2015. Il piano di assunzioni non può trascurare e penalizzare quella grande fetta di precari in possesso di titoli e requisiti utili per le assunzioni come i PAS, TFA della seconda fascia, idonei concorso, laureati in scienze della formazione. Per i rappresentanti sindacali prima di bandire un nuovo concorso bisogna sistemare e stabilizzare questi docenti così come il personale non docente con 36 mesi di servizio.

Dello stesso parere lo SNALS per il quale è prioritario risolvere prima le situazioni esistenti e poi avviare i concorsi.

La Cisl Scuola, pur condividendo lo spirito insito nel ddl sulla buona scuola di arrivare alla stabilizzazione del personale ( docente e non docente) precario chiede di stabilizzare il rapporto di lavoro dei precari con 36 mesi di servizio, come del resto indicato dalla Corte di Giustizia europea, anche se con una scansione pluriennale.

La UIL chiede di eliminare la clausola dell'impossibilità di nomine a tempo determinato e di prevedere un piano di assunzioni pluriennali per gli abilitati con oltre 36 mesi di servizio. Per la GILDA occorre definire un piano triennale che consenta di stabilizzare tutti i precari in possesso di abilitazione e con oltre 3 annidi servizio.

La situazione, come si può constatare è in via ancora di definizione. Seguiteci, se volete essere aggiornati.