La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego, la NASPI è ufficialmente entrata in vigore il 1° maggio 2015. Le procedure previste dal Jobs Act, quindi dalla legge 183/2014 e messe in atto dal Decreto Legislativo 22 del 2015 sono in funzione, ma tantissime sono le segnalazioni di ritardi nei pagamenti. Infatti molti sono i disoccupati che già hanno presentato all'INPS la domanda di disoccupazione, ma non hanno ancora ricevuto la prima rata in pagamento.

Perché il ritardo

I primi reclami e le prime segnalazioni ai sindacati ed alle associazioni di categoria sono arrivate già i primi giorni di giugno.

L'Inps tramite una nota (il messaggio n°4334 del 25 giugno) chiarì che i ritardi non erano imputabili a problemi di procedura e che quindi tutte le istanze presentate erano state prese in carico normalmente. Il problema secondo l'INPS era sulle modalità di calcolo sia dell'importo che della durata, in parole povere si stava cercando di capire ancora la nuova normativa in modo tale da pagare il giusto ai disoccupati. Addirittura sembra che solo alcune sedi dell'Istituto abbiano in dote le procedure di calcolo e che le stesse siano state date provvisoriamente e sperimentalmente.

Per che data è previsto il pagamento?

Come si è capito, si possono solo ipotizzare delle date. A due mesi e mezzo dallo "start-up", certezze non c'è ne sono perché la procedura di invio e di presa in carico delle domande è regolare.

È la procedura di calcolo e di conseguente liquidazione a presentare intoppi. Secondo alcune associazioni, per esempio l'Anief (l'associazione degli insegnanti), si stima che per coloro che hanno già presentato domanda, il pagamento della prima rata di Naspi slitterà molto probabilmente ad agosto o anche oltre calcolando il periodo critico per le carenze di personale per le ferie estive. Sicuramente una figuraccia per l'INPS e per l'Italia che stanzia ingenti fondi per gli ammortizzatori sociali e che lascia per mesi e mesi cittadini, soprattutto disoccupati, senza fonte di reddito.