Il MIUR ha incontrato i sindacati per fornire le informazioni circa le immissioni in ruolo a tempo indeterminato dei docenti per l'anno scolastico 2015/2016. In un precedente articolo abbiamo fornito la tabella della suddivisione dei posti per regione fornita da UIL. Nella grafica di oggi potete invece vedere quella relativa alla suddivisioni per scuole, sia per quanto riguarda i posti normali che per quanto riguarda il sostegno. Il blocco di assunzioni a cui si fa riferimento è quello della prima fase, ovvero quello che riguarda il turn over e il sostegno stabilizzato.
Come mostra la tabella, sono disponibili un totale di 36.627 posti, suddivisi in 21.880 normali e 14.747 di sostegno. Le regole applicate per le assunzioni sono quelle in vigore prima della riforma della Scuola, approvata ieri alla Camera e che verrà pubblicata a breve in Gazzetta Ufficiale.
La nota Miur su posti normali e di sostegno 2015/16
Questa volta la nostra fonte è la FLC CGIL, dove potete trovare la nota 20299 datata 10 luglio 2015 che contiene le istruzioni operative per le immissioni in ruolo 2015/16 del Miur. Il sindacato fa sapere che non sono molto diverse dallo scorso anno scolastico e permette anche di visualizzare la tabella che vedete nell'immagine. Viene quindi confermata la ripartizione al 50% tra Graduatorie ad Esaurimento e graduatorie di concorsi a cattedra, ma viene chiarito che non sarà possibile, al contrario degli altri anni, recuperare i posti assegnati negli anni passati alle GaE.
Le graduatorie dei concorsi a cattedra precedenti al 2012 verranno chiuse dopo questa fase. Gli altri posti disponibili in OD che non saranno coperti con queste assunzioni, verranno coperti con il piano straordinario di assunzioni della riforma.
E sebbene queste assunzioni possano essere una buona notizia per i precari, FLC CGIL sottolinea che il contesto della nuova legge sulla scuola presenta discriminazioni per tutti coloro che verranno assunti successivamente. Per tal motivo invita gli USR a essere trasparenti nelle loro operazioni, per evitare ulteriori contenziosi da aggiungere a quelli già rilevati.