Sono giornate frenetiche ma, come sottolinea il Coordinamento Precari Scuola di Bologna, bisogna mantenere la calma e affrontare il piano assunzioni 2015-2016, soprattutto per quanto riguarda le fasi nazionali B e C, con una conoscenza quanto più approfondita è possibile della situazione normativa connessa alla legge n. 107 del 13 luglio 2015 (la riforma della scuola 2015). È importante perché non soltanto le FAQ diffuse dal Miur restano ancora ambigue (i più maliziosi ritengono che si tratti di 'terrorismo mediatico') ma anche perché è sempre opportuno riflettere sulla scelta del legislatore e capire i margini di manovra.

In poche parole, il Coordinamento Precari sottolinea alcuni passaggi piuttosto importanti (corredati di riferimenti normativi precisi): in primo luogo il fatto che la domanda per la fase nazionale del piano assunzioni 2015-2016 non è obbligatoria; in secondo luogo le GaE verranno cancellate soltanto quando saranno effettivamente esaurite; infine, il fatto che le assunzioni ordinarie anno per anno proseguiranno con il meccanismo del 50% alle GaE e del 50% ai vincitori del concorso. In poche parole, data l'assurdità della mobilità straordinaria 'imposta' per le fasi B e C, si fa sempre più avanti l'idea di un vero e proprio boicottaggio del piano straordinario di assunzioni. E sarebbe un grande scacco per il premier Renzi che ha deciso di imporre la riforma della scuola senza mai un vero confronto con chi la scuola la vive da anni.

Riferimenti normativi e chiarimenti sul piano assunzionale 2015-2016

Il primo punto fondamentale da approfondire per quanto riguarda la fase nazionale (B e C) del piano assunzioni 2015-2016 riguarda la non obbligatorietà della domanda: il comma 97 della legge n. 107 del 2015 e il comma 1 dell'articolo 4 del DDG 21 luglio 2015 lo sottolineano con chiarezza.

Significa che la domanda non è obbligatoria, ma facoltativa.

Il secondo punto fondamentale riguarda la permanenza delle GaE fino al loro effettivo esaurimento: il comma 105 della legge 107/2015 lo conferma chiaramente. Significa che, qualora non si faccia domanda per il piano straordinario, si resterà in GaE fino a quando non saranno esaurite, cioè fino a quando non saranno immessi in ruolo tutti i docenti presenti.

Il terzo punto fondamentale chiarisce come, per le assunzioni ordinarie anno per anno, si proseguirà con il meccanismo del doppio canale: 50% dalle GaE e 50% da graduatorie di concorso: il comma 109 della legge n. 107 del 2015 chiarisce in maniera approfondita la questione.

Da sottolineare, dunque, due aspetti:

  • il primo è che le fasi nazionali riguardano l'organico di potenziamento e, dunque, si tratterà di un lavoro di 'serie B' come, ad esempio, tappare i buchi delle supplenze all'interno delle reti di scuole
  • il secondo è che, qualora non si faccia domanda, non si perde assolutamente la possibilità dell'immissione in ruolo, ma i tempi sarebbero costituzionalmente lenti

È tutto per quanto riguarda gli approfondimenti sulla riforma della scuola e il piano assunzionale 2015-2016. Per ricevere aggiornamenti e informazioni, cliccate su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.