Approda la prossima settimana nell'aula di Montecitorio la riforma della Pubblica Amministrazione che porta la firma del ministro della Pa e della Semplificazione Marianna Madia (Pd). Alla Camera dei Deputati l'obiettivo è quello di approvare il testo già nel corso della settimana, ma sarà poi necessario un altro esame al Senato della Repubblica. In commissione è stato modificato in più parti il ddl Madia, che rispetto al testo originario presenta diverse novità, tra le quali tagli alle partecipate e la costituzione del polo unico per i concorsi.

Novità importanti anche su pensionati e lavoro nella Pubblica amministrazione, mentre sul fronte della riforma Pensioni il premier Matteo Renzi conferma l'impegno del governo per introdurre nuovi meccanismi di flessibilità per l'accesso alla pensione anticipata.

Riforma della Pubblica amministrazione, il ddl Madia approda in aula alla Camera

Per quanto riguarda i pensionati della Pubblica amministrazione vengono rivisitati i limiti per il conferimento di incarichi pubblici a chi è già in pensione. E' stato eliminato il tetto di un anno come massima durata, a patto che non si tratti di posizioni dirigenziali o direttive per le quali, invece, resta il tetto di un anno. Per tutti, però, resta invariata la precondizione degli incarichi solo a costo zero, dunque a titolo gratuito e non oneroso.

Il disegno di legge di riforma Pa contiene anche la delega al governo a disciplinare nuove forme di lavoro flessibili, circoscrivendole solo a obbligatorie fattispecie. Rispetto al testo varato in prima lettura dal Senato, alla Camera viene aggiunto l'impegno ad evitare nuove forme di precariato. I dirigenti valutato negativamente potranno essere licenziati dalla Pa o demansionati.

La riforma Pa prevede anche un drastico taglio delle società partecipate ma anche la riduzione dei compensi degli amministratori che in ogni caso, nella parte variabile, sarà calcolata sulla base dei risultati economici ottenuti. Per i concorsi pubblici ci sarà una sorta di agenzia unica che si occuperà della gestione delle prove concorsuali.

Sarà importante nelle selezioni pubbliche la conoscenza delle lingue straniere e in particolare dell'inglese. Si sta ancora riflettendo sulla validità nei concorsi dei voti e le specializzazioni universitarie. Fra le altre novità introdotte il numero unico per le emergenze (112 che accorpa 113, 115 e 118); più trasparenza nella sanità e sulle liste d'attesa per le visite specialistiche; il riordino delle forze dell'ordine con la scomparsa del corpo forestale.