Sì alla pensione anticipata ma con trattamenti pensionistici più bassi e in ogni caso passando per i tagli alle Pensioni più alte: è questa, in estrema sintesi, la proposta principale del presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale sulla riforma del sistema pensionistico. Una proposta che però ha già provocato ulteriori sconti e polemiche. Cosa prevede la proposta di Tito Boeri, l'economista bocconiano chiamato da Matteo Renzi a guidare l'Inps e a seguire il processo di "rottamazione" della legge Fornero? Il "professore" ha ribadito la necessità di introdurre nuovi meccanismi più flessibili il pensionamento in anticipo, ma basato su norme che attualmente vengono applicate al cosiddetto sistema di calcolo contributivo, come l'opzione donna, la cui estensione agli uomini ma con l'età pensionabile a 62 anni sembra farsi strada.
Riforma pensioni, ecco la pensione anticipata di Boeri grazie a tagli alle pensioni d'oro
Per rendere però sostenibili le pensioni anticipate occorre recuperare le risorse da qualche altra parte. Per Boeri non c'è nessun problema, per i pensionati sì. Il presidente dell'Inps propone infatti quello che lui chiama "contributo di solidarietà" che dovrebbe arrivare dalle pensioni d'oro anche se i timori dei sindacati e dei pensionati siano che ad essere tagliate saranno anche le pensioni non alte, ma quelle medie. Il piano boeriano prevede nuove norme di flessibilità per l'accesso ai prepensionamenti ma fondamentalmente ispirate alle attuali regole che praticamente permettono di "spalmare il montante contributivo.
Un principio simile - secondo Boeri - può essere applicato anche a chi andrà in pensione nei prossimi anni, con regimi diversi dal sistema contributivo''.
Scontri e polemiche dopo le proposte del presidente dell'Inps su tagli e flessibilità in uscita
Ribadendo ancora una volta, dopo aver avviato l'Operazione Trasparenza Inps, che nell'attuale sistema previdenziale ci sono molte disparità e "asimmetrie" tra pensionati basati su differenti sistemi contributivi e di calcolo delle pensioni, il presidente dell'Istituto previdenziale ha spiegato che "è giusto" che a contribuire alla riforma del sistema pensionistico siano i pensionati con redditi più alti.
Il dibattito è aperto. I sindacati sono sul piede di guerra, così come le opposizioni e l'ala minoritaria dei dem che può creare ulteriori fibrillazioni nella maggioranza. Il Governo Renzi, tramite il ministro del Lavoro, si è affrettato a spiegare che le proposte di Boeri non sono quelle ufficiali dell'esecutivo che invece farà le sue considerazioni tenendo conto delle voci delle parti sociali e dei gruppi parlamentari che si sono già espressi, con diversi ddl giacenti sia alla Camera che al Senato, sulle modifiche alla legge Fornero che dovrebbe essere rottamata con la prossima legge di Stabilità.