Qualche settimana fa il presidente dell'Inps Tito Boeri, dopo aver illustrato ad alcuni esponenti del governo il suo piano di riforma del sistema previdenziale, ha presentato in Parlamento le proposte mirate a cambiare la legge attualmente in vigore, la riforma Fornero. Tutti i vari ddl depositati alle Camere rimangono in attesa di ulteriori approfondimenti, dato che lo stesso Boeri li ha definiti troppo costosi per le esigue casse dello Stato, secondo quanto riportato sul sito pensionioggi.it.

Proposte ferme in Parlamento perchè troppo costose per lo Stato

Tra le proposte di riforma del sistema pensionistico c'è lacosiddetta Quota 100, ideato da Cesare Damianoe definito troppo oneroso da Boeri. Infatti, secondo le stime fatte dai tecnici dell'Inps, questo sistema costerebbe allo Stato circa 10,6 miliardi di euro, spesa distribuita fino al 2019. Ma anche un altro progetto, questo relativo alla riforma della Pubblica Amministrazione, è stato giudicato non applicabile a causa delle mancanza di risorse finanziarie: il part time con contributi previdenziali a carico dello Stato. Infatti il testo è stato modificato in questi giorni prevedendo che siano i lavoratori a provvedere al pagamento dei contributi mancanti fino a quando non vengano raggiunti i requisiti pensionistici.

Tito Boeri ha proposto l'assegno universale over 55 solo per i più disagiati

La difficile situazione economica porta anche al blocco dell'assegno universale per tutti gli over 55che si trovano senza lavoro, sostegno economico che, in funzione di quanto proposto da Tito Boeri, dovrebbe spettare solamente a quelle persone che versano in condizioni di disagio economico.

C'è l'impegno di alcune forze politiche, come ad esempio il M5S, nell'allargare questa agevolazione a tuttisenza alcuna distinzione. L'attuale economia italiana, inoltre, ha creato un vero e proprio dramma sociale per alcune categorie di lavoratori che, sempre a causa della pessima situazione finanziaria, sono rimasti senza pensione e senza stipendio (gli esodati) o che, nonostante abbiano raggiunto i requisiti pensionistici, sono costretti a continuare a lavorare (Quota 96).