Sulla riforma Buona Scuola se ne sono dette tante, ma in questi giorni dove si parla maggiormente di assunzioni, di graduatorie e di domande per essere immessi in ruolo, vorremmo sottoporre all'attenzione dei nostri scrupolosi lettori un aspetto apparentemente inspiegabile, se non fosse per il fatto che tutta la legge N. 107/2015 è stata oggetto di continui cambiamenti, dietrofront e smentite.
Ci riferiamo, in particolar modo, a una dichiarazione del premier Matteo Renzi riguardante gli idonei dell'ultimo concorso 2012, una dichiarazione che, si badi bene, risale solo a qualche mese fa, per l'esattezza al 12 marzo scorso.
Riforma scuola, Renzi: 'Gli idonei al concorso 2012 non sono come i vincitori'
In quell'occasione, il Presidente del Consiglio, al termine del Consiglio dei Ministri che diede il benestare al disegno di legge 'Buona Scuola', disse che gli idonei del concorso non sono i vincitori, lasciando intendere che tra le due 'categorie' ci fosse una bella differenza.
Fin qui ci siamo. Tutto lasciava presupporre delle gerarchie basate non soltanto sul 'merito', ma anche sull'esperienza didattica riconosciuta a tutti quei docenti iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento o agli abilitati TFA/PAS che, da diversi anni, hanno ottemperato ai loro incarichi in attesa del tanto sospirato 'ruolo'.
Assunzioni anno scolastico 2015/2016: il concetto del merito secondo il PD
Invece, come diceva il buon Mike Buongiorno, ecco il 'colpo di scena'. In Parlamento, cambia tutto e con un abile e velocissimo cambio di direzione da parte del Partito Democratico, viene disposta la seguente nuova gerarchia nelle assunzioni:
1) vincitori del concorso 2012;
2) idonei non vincitori del concorso;
3) precari iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento
Tralasciando la decisione inopinata di escludere completamente gli abilitati dal piano assunzione, 'condannandoli' alla candidatura per il prossimo concorso da 60.000 posti, ci sarebbe da chiedersi su quale base gli idonei non vincitori, improvvisamente, abbiano potuto superare i docenti GaE nei criteri e nelle preferenze per l'immissione a ruolo, soprattutto se consideriamo la succitata dichiarazione di Matteo Renzi.
Morale della favola. A settembre, con tutta probabilità, saranno assunti docenti che non hanno mai insegnato in vita loro a scapito di molti professori che hanno, alle loro spalle, anni e anni di carriera.
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