La crisi economica che imperversa in Italia ha indotto, negli ultimi anni, centinaia di migliaia di giovani italiani a lasciare il nostro amato paese per cercare di sbarcare il lunario altrove. Non bisogna commettere l'errore di pensare che oltrepassando l'italico confine, trovare lavoro sia facile come stappare una bottiglia di birra, cosi come sono convinti molti giovani, che dopo lunghe e costose trasferte si trovano ad imbattersi contro un mercato del lavoro più intricato del previsto, contro lungaggini burocratiche e i problemi con la familiarizzazione della lingua.

Belgio e Svizzera, grandi opportunità e niente disoccupazione

Per questo occorre ponderare bene la meta da percorrere e orizzontarsi sulle opportunità che il mercato mondiale ci offre, con le relative difficoltà. Per ottenere un miglior risultato occorre fare una valutazione sul proprio bagaglio culturale, di quali competenze si è in possesso e la conoscenza delle lingue, in particolar modo quella inglese. Affidiamoci a motori di ricerca appropriati per cercare quei siti che contengono Offerte di lavoro variegate e confacenti alle nostre competenze (esistono siti inglesi appropriati per chi cerca un lavoro di cameriere a Londra ad esempio).Trovare un lavoro in Inghilterra che sia mediamente redditizio e che non richieda competenze particolari (come lavapiatti, fattorino o pony express) è piuttosto facile, mentre meno facile è trovare una professione che richiede una qualifica specifica (ingegnere, informatico o avvocato).

Un altro paese che offre ampie opportunità di impiego è il Belgio, dove il tenore di vita è tra i più elevati e il tasso di disoccupazione a cifre da prefisso telefonico. Fondamentale, per lavorare in terra fiamminga ,la conoscenza della lingua francese. Anche la Svizzera, con un tasso di occupazione del 4,7% risulta al momento essere uno dei paesi più gettonati fra i giovani italiani, anche se accedere allo stato elvetico oggi richiede procedure burocratiche sempre più complesse, che, una volta risolte, potrebbe aprirvi orizzonti favorevoli, grazie alle potenzialità del mercato del lavoro svizzero, tra i più floridi e i più remunerativi del mondo.