Grazie a un contributo della Flc Cgil, in una nota in cui spiega la formazione degli albi regionali e territoriali, è facile apprendere come anche i docenti attualmente di ruolo possano cambiare il loro status. Anche loro possono finire negli albi territoriali in caso di sovrannumerario o di richiesta di mobilità per avvicinamento. Questa circostanza li rende precari come e quanto i colleghi che in questi giorni si difendono dagli attacchi dell'opinione pubblica. Per questo motivo, gli insegnanti italiani respingono al mittente le accuse e rivolgono un invito agli italiani nascente dal fatto che essi sono la parte formatrice del paese, un paese che sta andando allo sfascio.
Precarietà continua
Le assunzioni a tempo indeterminato sono citate nel comma 95 della legge 107, ma sono destinate soltanto a coloro che hanno partecipato alle fasi 0 e A del decreto ministeriale del Miur n.767 del 15 luglio 2015, ossia ai docenti inseriti nelle vecchie graduatorie di merito antecedenti il 2012 e quelli dell'ultimo concorso del 2015. Si tratta della formazione del cosiddetto Organico di Diritto. Ma quando si passa al capitolo dell'autonomia scolastica, quello cioè relativo alla formazione dell'organico per il potenziamento, non si cita mai la tipologia di contratto a tempo indeterminato bensì si parla solo di generica proposta del dirigente scolastico da accettare. Nessuno parla del rischio di mancata chiamata del dirigente e di ciò che può succedere in questo caso.
Qui si trova la prima ragione della protesta dei docenti precari che si oppongono a questa legge. In pratica diventeranno licenziabili a tutti gli effetti.
Assunzioni?
L'opinione pubblica che critica i docenti precari non conosce la legge 107, oppure semplicemente non ha voglia di approfondire, accontentandosi di ciò che dicono i media su input del governo.
Eppure questa legge danneggia anche loro perché la continuità didattica scomparirà e cambiare insegnante diventerà una brutta abitudine. Chi non crede alla possibilità che siano licenziati più facilmente dovrebbe riflettere su quanto disponeva il comma 5 dell'art.8 del DDL, poi trasformato in legge della Scuola con firma di Mattarella.
Nel caso in cui non si trovasse posto per chi si trova in questi nuovi albi territoriali l'assunzione non avrà luogo, lasciandovi il docente in attesa di una proposta di incarico con l'unica copertura della Naspi. Al termine del periodo del sussidio economico versato dall'Inps, in mancanza di una chiamata, si esce dagli albi e si deve rifare un concorso per rientrare negli albi territoriali, circostanza che ha indotto il M5S a dire che le assunzioni dei docenti sono fittizie.
Ricominciare da un concorso
Il dirigente scolastico può chiamare il docente inserito negli albi anche solo per spezzoni orari. Tradotto significa doversi fare anche centinaia di chilometri per svolgere solo poche ore di lavoro, con enorme spreco di soldi in benzina, se si va in auto, o per acquisto di biglietti di trasporto pubblico.
Fortuna che si era detto, che dovevano lavorare di più delle canoniche 18 ore settimanali. Oltre a questo non si calcola il disagio notevole del trasferimento al quale i docenti potrebbero trovarsi soggetti in virtù della mobilità nazionale imposta dal piano di assunzioni. A fronte di uno stipendio di 1200 euro, li si critica dicendo che c'è gente che raccoglie pomodori a due euro l'ora. Ma non si considera il rischio insito nella mancata chiamata, per cui non avranno soldi per pagare l'affitto.