#matteogirati: è questo l'hashtag scelto dall'Unione generare dei lavoratori per rilanciare le iniziative nelle piazze di diverse città italiane per chiedere l'estensione e la giusta corresponsione del rimborso delle Pensioni alla luce della sentenza della Corte Costituzionale e del successivo decreto del Governo Renzi già convertito in legge. Rimborsi degli assegni previdenziali per molti e non per pochi, rimborsi totali come prescrive la Consulta e non rimborsi parziali come ha previsto l'esecutivo con il benestare del Parlamento.

#matteogirati: iniziativa dell'Ugl sul rimborso pensioni in attesa della riforma Renzi

Un'operazione che ha evitato di mettere a rischio le finanze pubbliche ma che di fatto, secondo le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl - ma anche secondo Forza Italia di Silvio Berlusconi, la Lega Nord di Matteo Salvini, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo - non restituisce il maltolto ai pensionati che hanno subito nel 2012 e nel 2015 il blocco totale e non parziale degli adeguamenti pensionistici al costo della vita per effetto della legge Fornero e successive integrazioni. Adesso, mentre tra scontri, proteste e polemiche estive a non finire sulla riforma pensioni arrivano ai pensionati che ne hanno diritto i rimborsi una tantum che Renzi ha chiamato "bonus Poletti", l'Ugl guidata da Paolo Capone torna in piazza non solo per protestare ma anche per offrite gratuitamente assistenza a tutti i pensionati che volessero ricorrere per vie legali, presentando ricorsi ad hoc, contro la mancata rivalutazione totale degli assegni.

L'obiettivo è quello di recuperare la parte restante, nel migliore dei casi il rimborso arriva al massimo 30% di quanto effettivamente dovuto ai pensionati.

Pensione anticipata, i sindacati chiedono al governo flessibilità senza penalizzazioni

Lo slogan della manifestazione di protesta e di proposta è #matteogirati, un hashtag che vuole essere un appello al premier Matteo Renzi, "a guardare in faccia - si legge in una nota - le difficoltà del paese".

Dopo una prima iniziativa in diverse città italiane lo scorso primo agosto, l'Ugl tornerà in campo l'8 agosto prossimo per dire no al dl del Governo Renzi che "aggira la sentenza della Consulta" provocando l'effetto di restituire soltanto dei "rimborsi parziali che escludono - secondo il leader dell'Ugl Paolo Capone - la granparte dei pensionati aventi diritto".

Sul versante delle modifiche alla legge Fornero, anche l'Ugl propone l'inserimento di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso alla pensione anticipata, possibilmente senza penalizzazioni sugli assegni previdenziali; anche se quest'ultima ipotesi, viste le non proprio florida situazione delle casse dello Stato, sembra sempre più difficile.