La riforma del sistema previdenziale è l'obiettivo principale del governo, guidato dal premier Matteo Renzi. Sono diverse le novità che sono ritornate in auge, a seguito della fine della pausa estiva. I lavori parlamentari stanno lentamente riprendendo con tante discussioni che dovranno essere affrontate nei prossimi giorni e che troveranno la loro massima espressione nella riunione del 9 settembre 2015 quando, in Commissione Lavoro alla Camera, dovranno essere discusse tante questioni, anche di una certa importanza.

Arrivano dichiarazioni rassicuranti del premier Renzi

Dopo la Festa dell'Unità, svoltasi a Roma lo scorso luglio, durante la quale Renzi aveva espresso l'intenzione di modificare il sistema pensionistico, arrivano ulteriori dichiarazioni del premier sullo stesso argomentonel corso del Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini e le Feste dell'Unità di Bologna e Milano. L'intenzione è chiara: abbassare l'età pensionabile al fine di favorire il turn over generazionale e consentire, così, ai più giovani di trovare un lavoro, in questo periodo in cui la disoccupazione ha raggiunto livelli allarmanti. In ogni caso, sono molte le difficoltà che dovranno essere superate per giungere a questo obiettivo, in considerazione della contrarietà da parte dell'Unione Europea, la quale non vorrebbe modificare la legge Fornero, in grado di dare la sostenibilità economica necessaria all'Italia per uscire fuori dalla crisi.

Diverse questioni da trattare nella riunione del 9 settembre

Nonostante si continui a parlare di riforma imminente, basata sull'approvazione dell'assegno universale per gli over 55, della proroga dell'Opzione Donna al 31 dicembre 2015e dell'uscita anticipata al raggiungimento dei 62 anni con 35 anni di contributi e una penalizzazione del 3 percento per ogni anno di anticipo rispetto ai requisiti pensionistici in vigore, i tecnici del Ministero delle Finanze nutrono seri dubbi su questi provvedimenti.

Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, appare piuttosto incerto sulle azioni da intraprendere, anche se lo stesso Renzi sembra rassicurare tutti con dichiarazioni che vanno verso la cancellazione della Tasi sulla prima casa e sull'Imu agricola.