Il dibattito sulla riforma pensionistica continua, anche in questo periodo in cui i lavori parlamentari sono stati sospesi per le consuete ferie estive. L'attenzione rimane focalizzata su due punti proposti da Tito Boeri, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps): sistema contributivo per tutti i lavoratori e assegno universale per gli over 55. Queste proposte potrebbero essere introdotte, tempi permettendo, nella Legge Finanziaria 2016, che entrerà in vigore dal primo gennaio del prossimo anno.

Sistema contributivo per tutti e assegno universale per gli over 55

La prima proposta sembra essere pienamente accettata dal governo guidato da Matteo Renzi dato che avrebbe un impatto economico inferiore rispetto alle altre proposte, sin qui giunte, presso le aule parlamentari. Ovviamente, il sistema contributivo, se venisse approvato dall'Esecutivo, sarebbe applicato a quei lavoratori che dovessero decidere di lasciare prima del raggiungimento dei requisiti pensionistici. La seconda proposta, invece, è un sostegno economico per tutte quelle persone che hanno un'età superiore a 55 anni, senza lavoro e senza un assegno pensionistico.

Con il sistema contributivo decurtazione assegno del 20/30 percento

Naturalmente, non sono mancate le critiche alle due proposte. Secondo i contrari al Piano presentato da Boeri, il sistema contributivo auspicato da Boeri, porterebbe ad una decurtazione dell'assegno pensionistico del 20/30 percento. Con l'abbassamento del valore delle Pensioni si avrebbe anche entrate inferiori per le esigue casse dello Stato.

Contrario a questo sistema, così come evidenziato in diversi articolo apparsi sul sito pensionioggi.it, è Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, il quale ritiene non giusto un taglio agli assegni pensionistici. Certo è che, un pensionamento anticipato, porterebbe ad un aiuto all'occupazione del mondo giovanile.

Resta da vedere come il governo Renzi deciderà di arrivare ad una modifica del sistema previdenziale, in modo da poter introdurre l'eventuale riforma nella Legge di Stabilità, che entrerà nel vivo della discussione verso la metà del mese di ottobre.