4 milioni e mezzo di cittadini aspettano che venga loro restituito il maltolto. Il rimborso è previsto per oggi 3 agosto 2015e riguarda il provvedimento del governo Monti, bollato dalla Corte Costituzionale come illegittimo. Fin qui tutto bene, ma parlando del Bel Paese sembra inevitabile l'inghippo, la giravolta, il gioco di prestigio: la mancata indicizzazione degli assegni mensili era costata ai pensionati molto più di quanto effettivamente rientrerà nelle loro tasche.

Rimborso solo parziale

Il governo Monti era intervenuto sulle Pensioni che superavano di tre volte il trattamento minimo Inps, per un taglio che ammontava a 17,6 miliardi di euro: a fare i conti è la Cgia di Mestre, che tramite Paolo Zabeo spiega la differenza tra il dovuto ed il reso: 'il governo Renzi ha deciso di restituire solo 2,1 miliardi di euro.

Pertanto ai circa 4,5 milioni di pensionati interessati, l'Inps erogherà solo il 12,4 per cento di quanto dovuto". I pensionati che incasseranno il parziale rimborso sono quelli che nel 2012 percepivano un assegno mensile lordo tra i 1.406 e i 2.895 euro. Vale a dire una pensione netta tra i 1.200 e i 2.000 circa. Riceveranno, in proporzione, tra i 263 e i 601 euro.

Le associazioni di consumatori e i sindacati sono pronti alla rivolta: promessa una pioggia di ricorsi su quella che viene avvertita come una scelta arbitraria del governo, dato che la decisione della Corte Costituzionale non viene realmente attuata tramite un rimborso completo e soddisfacente per tutti. Il Codacons ha avviato una class action a cui hanno aderito già 10mila pensionati.

L'Anief invece annuncia che se necessario rimetterà la disputa all'attenzione della Corte Costituzionale.

Intanto arriva il manuale per fare causa contro i tagli: l'idea è stata messa a punto da un pool di legali e presentata nella sede milanese di Forza Italia. Obiettivo finale è portare l'Inps in tribunale. Secondo i calcoli del partito azzurro, in seguito alla decisione del governo Renzi ben 320mila pensionati sui 420mila a Milano non incasseranno nulla.

Mariastella Gelmini, che si occuperà dell'offensiva giudiziaria da Milano, ritiene il decreto Renzi sulle pensioni 'manifestatamente iniquo, sia per gli innegabili contrasti con norme ormai di rango costituzionale, sia perchè non prende in considerazione i trattamenti pensionistici superiori ai 3.000 euro'. Ecco cosa propone il vademecum: si ipotizza l'emissione di un decreto ingiuntivo, il quale, però, può essere rigettato o subire il ricorso dell'Inps. Un'altra ipotesi vede il pensionato ricorrere a sua volta.