Una delle promesse di Matteo Renzi era stata quella di curare la 'supplentite' di cui soffrirebbero i precari italiani e l'intero sistema scolastico: con il piano assunzioni straordinario per il 2015-2016 e con il nuovo sistema di reclutamento, le supplenze dovrebbero costituire soltanto un'ipotesi residuale. Al di là del fatto che si prevede che, ancora per quest'anno, le supplenze verranno date, anche se in misura minore, in realtà la cura per la supplentite si chiama, per quest'anno, Fase C e, per gli anni a venire, organico del potenziamento e tirocini.

Come si è più volte sottolineato, non è chiaro quale sarà la funzione dell'organico di potenziamento, quale sarà, in parole povere, il ruolo che andranno a svolgere i docenti chiamati per questo 'nuovo' ruolo. Si tratterebbe, sulla carta, di personale che le scuole richiederebbero per ampliare l'offerta formativa in connessione con il nuovo POTF (piano triennale dell'offerta formativa), ma che, secondo alcuni 'maligni' osservatori, saranno utilizzati per portare avanti corsi di recupero (altra, seppur modesta, fonte di guadagno per i precari delle GI) e per coprire le assenze brevi e medie dei colleghi, dunque per svolgere le supplenze. In parole povere, per i precari delle GI, che spesso negli ultimi anni hanno potuto godere di lunghi contratti e dunque di un modo per 'sopravvivere', a partire dall'anno scolastico 2015-2016 e, in misura maggiore, da quello successivo, ci saranno poche possibilità di lavoro.

Qualora non si dovesse passare al concorso scuola 2015-2016, ad un'età intorno ai 40 anni bisognerebbe cambiare mestiere e reinventarsi.

Potenziamento e tirocini: come la 'Buona scuola' di Renzi risparmia sulle supplenze e la didattica

Per quanto riguarda la questione delle supplenze, Matteo Renzi e la sua équipe hanno trovato con la 'Buona Scuola' un buon sistema per risparmiare: non soltanto i docenti dell'organico di potenziamento andranno a tappare la maggior parte dei 'buchi formativi' della scuola, ma con il nuovo sistema di reclutamento arriveranno tirocinanti giovani che saranno utilizzati con la medesima funzione.

A partire dal concorso a cattedra successivo a quello che si dovrebbe bandire entro il 1 dicembre, coloro che risulteranno vincitori dovranno svolgere un tirocinio della durata di due anni (dopo un ennesimo anno di specializzazione con corsi ed esame finale), nel quale potranno svolgere la funzione di docenti, sostituendo i colleghi assenti, e verranno pagati con contratti di collaborazione che dovrebbero aggirarsi intorno alla cifra di 500 euro al mese.

Insomma, la 'Buona scuola' di Renzi ha messo in campo un sistema radicale di tagli alla spesa scolastica: in piena armonia con la linea neoliberista del governo, bisogna razionalizzare la spesa sociale e, dunque, cercare di risparmiare nel 'pubblico'. Del resto, se si fosse voluto portare avanti un vero piano assunzioni, all'interno del quale sarebbero potuti entrare anche i docenti delle GI (abilitai PAS, TFA, etc.), bastava ridurre il numero di allievi per classe: non è più una rarità, oramai, trovarsi di fronte classi di oltre 30 alunni. Chiunque abbia mai insegnato, sa benissimo che, in queste condizioni, la scuola italiana non si risolleverà mai.

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