"Non lasceremo soli gli esodati: non lo abbiamo mai fatto visto che sono già state effettuate sei operazioni di salvaguardia, sono giù stati investiti 12 miliari e sanate 125000 posizioni". Ad affermarlo è il Sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta, rispondendo alle domande di un giornalista del Quotidiano Nazionale. L'esponente dell'esecutivo fa il quadro della situazione prospettando un intervento in due step: il primo dovrebbe riguardare proprio i pensionandidisagiati in età avanzata, come gli esodati e le lavoratrici che chiedono di ottenere la quiescenza con la cosiddetta opzione donna.
In un secondo step dovrebbe essere flessibilizzato l'intero sistema previdenziale. "In prospettiva, forme di pensionamento più flessibili dovranno valere per tutti" prosegue Baretta, indicando qual è la stradaa medio termine su cui lavorare per correggere la legge Fornero.
Riforma pensioni, anticipate e flessibili più vicine ma resta da sciogliere il nodo delle coperture
"Il Presidente del Consiglio ha fatto presente più volte che c'è un problema di misure a costo zero per le casse dello Stato" spiega il Sottosegretario riguardo il tema delle coperture finanziarie da reperire per flessibilizzare l'ingresso nella previdenza. "Stiamo verificando la possibilità di trovare soluzioni che rendano compatibili i correttivi della riforma con una blindatura complessiva dei saldi".
Resta comunque la consapevolezza che il problema è ormai "condiviso e maturo nell'opinione pubblica", mentre dall'altra parte i conteggi forniti dall'Inps con stime di coperture superiori ad una decina di miliardi di euro "sono stati rivisitati e sicuramente non erano corretti". Infine, l'esponente dell'esecutivo sottolinea come assieme al tema della riforma previdenziale sarà discusso nella legge di stabilità anche quello del welfare, in particolare con interventi miranti a combattere la povertà.
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