Prosegue incessantemente il dibattito sulla riforma Pensioni che si sposta dai giornali al web alla tv. Tra i presenti nella trasmissione Ballarò andata in onda ieri sera su Rai Tre vi è anche Matteo Salvini. Il leader della Lega, da sempre contrario all'attuale riforma pensioni Fornero, non appena prende la parola affronta subito il tema pensioni difendendo i precoci e puntando il dito su una sinistra che non tutela i pensionandi. Vediamo in dettaglio le parole di Salvini, unico ad aver menzionato il dramma previdenziale che i lavoratori stanno vivendo dopo le ultime dichiarazioni di Renzi.
Pensioni anticipate precoci e donne,ultime novità :Salvini proquiescenza dopo 40 anni di lavoro
Matteo Salvini dopo aver parlato del problema dell'immigrazione, ha subito avuto un occhio di riguardo per i lavoratori precoci ed ha detto: chiedere di andare in pensione dopo 40 anni di lavoro non può essere considerato un privilegio. Subito su facebook, il gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' ha ringraziato il leader della Lega per aver speso qualche parola sulla loro causa. Salvini ha continuato dicendo in trasmissione,parafrasiamo le sue parole, non è possibile si siano trovati 10 miliardi per dare gli 80 euro in busta paga a chi un lavoro lo ha e non si riescano a trovare 10 miliardi per chi oggi chiede di andare in pensione non avendo più un reddito.
Il riferimento è chiaramente agli esodati .
Il servizio sulle pensioni è iniziato con un video in cui una signora basita racconta di inseguire la pensione da anni. Salvini precisa,al termine del servizio, che questo è il frutto della riforma Fornero, che ha innescato un innalzamento dell'età pensionabile che ha portato via ad ogni lavoratore, prossimo alla pensione, 6/7 anni di vita.
Nel breve video sono state anche citate le battaglie del 'Comitato opzione donna' di Orietta Armiliato e Dianella Maroni e quella da poco intrapresa dalle iscritte al gruppo 'opzione donna proroga al 2018'. Tra le intervistate anche VaniaBarboni una delle amministratrici del gruppo che ha parlato appunto dell'importanza di estendere l'opzione donna oltre il 2015.
Chissà se il Governo domani in Commissione Lavoro cercherà di riaprire sulla questione flessibilità. In fondo come ha ribadito più volte Salvini i precoci che sono andati a lavorare a 15/16/17 anni non chiedono nessun privilegio ma semplicemente il diritto alla pensione dopo 40 anni di contributi versati.