La riforma del sistema previdenziale torna nel pieno della discussione parlamentare. In questi giorni, al termine della pausa estiva, i lavori nelle aule governative riprenderannoallo scopo di arrivare ad una modifica delle attuali norme previdenziali.Diversi esponenti politici, in queste ore, hanno fatto sentire la loro voce con dichiarazioni di una certa importanza che potrebbero indicarci un cambio di percorso da parte delgoverno Renzi.

Poletti: 'La decurtazione non deve essere solo a carico del pensionato'

Giuliano Poletti, ministro del welfare, nei suoi ultimi commenti evidenzia che lasciare il lavoro in anticipo rispetto agli attuali requisiti non dovrà essere a costo zero per le casse dello Stato.

Certamente, l'assegno previdenziale di chi usufruisce della pensione anticipata dovrà subire una decurtazione ma non pienamente a carico del pensionato. 'Lo Stato dovrà fare la sua parte', questo è quanto dichiarato dal ministro Poletti. Resta da vedere, esattamente, quale sarà la penalizzazione in caso di uscita anticipata. Da alcuni calcoli fatti dai tecnici dell'Inps, si prospetta un taglio variabile dal 20 al 30 percento.

Decurtazione sugli assegni previdenziali variabile

Intanto, si fa strada un'altra ipotesi, in verità già annunciata nei giorni scorsi,su nuova proposta che prende spunto dall'idea evidenziata da Damiano/Baretta. Si tratterebbe di un sistema flessibile che non considera un taglio fisso del 2 percento per ogni anno di anticipo rispetto agli attuali requisiti pensionistici, ma di una penalità che diventa progressiva in funzione del momento in cui si accede alla pensione anticipata.

Facciamoqualche esempio concreto. Se un lavoratore dovesse decidere di andare in pensione all'età di 65 anni, cioè un anno prima degli attuali requisiti previsti dalla Legge Fornero, la decurtazione da applicare sull'assegno previdenziale sarà del 2 percento. Se si dovesse optare peruna pensione, raggiunta l'età di 64 anni, la penalità applicata sarà del 5 percento. Successivamente, avremo una penalizzazione dell'8 percento e così via.