L'Unione europea sta pensando a due questioni importanti che riguardano l'Italia: flessibilità e Pensioni. Questo sta avvenendo "grazie alle nostre pressioni". E' grosso modo questo il concetto espresso dal presidente del Consiglio e leader del Pd - secondo quanto appreso e riferito da Il Sole 24 Ore Radiocor - nel corso dell'assemblea dei senatori del Partito democratico svoltasi martedì sera 8 settembre. Il tema della riforma pensioni, dunque, resta nell'agenda del Governo e il premier Matteo Renzi spera di poter avere il sostegno dell'Ue per introdurre nuove forme di flessibilità per uscire prima dal lavoro e accedere in anticipo al trattamento previdenziale.

Il premier Renzi: grazie a nostre pressioni Ue attenta a flessibilità e pensioni

Giorni di confronto serrato nel Pd verso la discussione della legge di Stabilità 2016 che dovrebbe essere approvata entro il mese di ottobre. E' in via di definizione una manovra economica e finanziaria da 25 miliardi di euro, ma ancora non è chiaro se sarà modificata la legge Fornero per eliminare le rigidità in uscita e dare ai 62enni la possibilità di scegliere la pensione anticipata seppur in cambio di penalizzazioni sulla cui entità il dibattito è tuttora in corso. Il punto fermo è quello della riduzione delle tasse, in questa prima fase dovrebbe essere abolita la Tasi. Mentre sul resto la discussione è ancora aperta, a partire dalla riforma pensioni che comunque resta nell'agenda del governo, come conferma l'intervento di Renzi alla riunione dei senatori dem.

Flessibilità per la pensione anticipata, Treu: possibile con costi minimi

Sulla questione previdenziale e le coperture finanziarie si è espresso ieri il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta secondo il quale "abbiamo margine - ha detto secondo quanto riferisce l'Ansa - per la flessibilità europea entro il 3% e la riforma pensioni in agenda".

E il presidente dell'Inps, Tito Boeri, conferma che sono allo studio proposte per la "riduzione equa" delle pensioni in cambio del "ritiro anticipato" dal lavoro ed esclude ipotesi di decurtazioni degli assegni del 30%. Alcuni sindacati, come per esempio la Uil, non perdono la fiducia nonostante i dubbi espressi negli ultimi giorni dall'esecutivo in difficoltà a reperire le risorse finanziarie per coprire i costi della flessibilità per la pensione anticipata.

"Conto su flessibilità in legge di Stabilità", ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo. Sulla riforma pensioni è intervenuto anche Tiziano Treu, ex ministro del Lavoro ed ex commissario straordinario dell'Inps secondo il quale è possibile "fare interventi con costi minimi" per correggere l'esagerata rigidità della legge Fornero.