La Lega Nord di Matteo Salvini torna all'attacco contro la legge Fornero e chiede una riforma Pensioni che garantisca a tutti i lavoratori una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso al prepensionamento a partire dai 62 anni. Il segretario federale del Carroccio è intervenuto ancora una volta questa mattina (11 settembre) sulla questione previdenziale negli ultimi giorni al centro di un infuocato dibattito politico.

Pensioni, Salvini: martedì occuperemo il Mef contro legge Fornero

Gli interventi per la flessibilità verso la pensione anticipata erano stati annunciati dal premier Matteo Renzi che aveva detto che sarebbero stati inseriti nella prossima legge di Stabilità 2016, anche se le ultime prese di posizione di ministri e sottosegretari stanno lasciando intendere che tutto al momento sarà rinviato, in quanto con la manovra finanziaria si punterà soprattutto a ridurre la pressione fiscale e quindi non sarà facile trovare le coperture finanziarie per modificare la legge Fornero, anche se ancora non è detta l'ultima parola.

"La Lega - ha detto oggi in tv il leader della Lega - martedì prossimo (15 settembre, ndr) andrà ad occupare per l'ennesima volta il ministero dell'Economia perché - ha spiegato Matteo Salvini stamattina ospite della Telefonata su Canale 5 - il governo non può trovare soldi per tutti, accogliere tutti, ma poi fregarsene dei milioni di italiani truffati dalla legge Fornero e poi dire - ha aggiunto il segretario leghista - 'accogliamo gli immigrati che ci pagano le pensioni'".

Pensione anticipata a Quota 100, ecco la proposta della Lega Nord

"Le pensioni - ha sottolineato Salvini che nelle scorse settimane su questa vicenda ha polemizzato con Massimo D'Alema - le pagano gli italiani". La proposta principale della Lega Nord sulla riforma pensioni in direzione di nuovi criteri di flessibilità in uscita è la cosiddetta Quota 100, quota data dalla somma dell'età contributiva e anagrafica.

"Minimo 35 anni contributivi - ha spiegato ieri il deputato leghista Roberto Simonetti in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati - oppure, in alternativa, 58 anni di età". Una proposta di legge già incardinata nella commissione presieduta dal deputato della minoranza del Pd Cesare Damiano. "L'abbiamo già presentata da mesi - ha sottolineato Simonetti in una nota stampa - ma il governo fa melina". Secondo la Lega è impossibile introdurre nuovi elementi di flessibilità a "costo zero", come ha detto tra gli altri il premier. "E' una follia", ha commentato il parlamentare leghista.