E’ tempo di previsioni per il concorso a cattedre nella Scuola che sarà bandito dal Ministero dell’Istruzione entro il prossimo 1° dicembre.I tecnici del Ministero sono all’opera affinché il bando venga pubblicato entro il termine indicato nella stessa legge 107 del 2015: si lavora al calcolo del numero dei posti da inserire e alla struttura delle prove.
Scuola, le novità del bando di concorso a cattedre: numero posti, partecipanti e classi di concorso
Dalle ultime indiscrezioni pubblicate dal quotidiano economico Italia Oggi, i posti a disposizione potrebbero essere all’incirca 60 mila: ma l’intero piano di assunzioni dell’anno scolastico 2016/2017 potrebbe arrivare a 90 mila nuovi docenti, includendo anche i precari provenienti dalle Graduatorie a esaurimento per le classi nelle quali vi siano ancora degli iscritti.
I partecipanti al concorso, invece, dovrebbero essere più o meno 150 mila: dunque, in media, un candidato ogni 2,5 vincerà il concorso. Tuttavia le previsioni sul numero dei candidati è ancora molto incerto a causa della situazione degli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia.
Ancora non è stato deciso nulla sulle classi di concorso: verranno utilizzate quelle riformate, ma che ancora devono seguire un percorso legislativo per la loro definitiva approvazione oppure, dati i tempi ristretti, si ricorrerà alle vecchie classi?
I ben informati del Ministero fanno sapere che è più probabile la seconda ipotesi, con l’inclusione nel bando delle 168 classi di concorso e le discipline non ancora riformate.
Dunque potrebbero non trovare spazio la classe A23 per l’insegnamento dell’Italiano agli studenti stranieri e le nuove materie legate alla Musica e al Coreutico.
Prove concorso scuola: ecco la struttura delle prove, su cosa prepararsi?
Ciò che invece verrà profondamente riformata è la strutture delle prove del concorsoin quanto verrà dato meno peso alla teoria e più alla pratica con un punteggio maggiore assegnato ai candidati che sapranno dimostrare di “saper stare in classe”: dunque, chi sosterrà la prova dovrà saper risolvere i casi concreti per la parte scritta, mentre per la prova orale occorrerà prepararsi assiduamente sulla capacità di saper svolgere la lezione simulata.