Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti pensa che la questione esodatisia risolta. Gli esodati sono quella fascia di ex lavoratori che, prima dellaLegge Fornero, firmarono un accordo con il proprio datore di lavoro per avere diritto alla mobilità o iniziarono a versare la cifra corrispondente a quella dei propri contributi per prepararsi alla pensione. La Legge Fornero per lorosi è rivelata una doccia fredda poiché l'età per accedere alla pensioneè aumentatae diverse migliaia di persone si sono ritrovate troppo giovani per accedere alla pensione, troppo vecchie per trovare un nuovo lavoro e, soprattutto, senza una fonte di reddito mensile.
Con la Legge di Stabilità, il Governo Renzi, mira a dare un taglio netto aquesta situazione. Con questa settima salvaguardiasi vuole dare tutelaa circa 26.300 persone, numero al qualevanno aggiunte altre 5 mila persone, già salvaguardate in precedenza, ma in attesa di ricevere le coperture finanziarie necessarie. Più di 31 mila persone potranno accedere alla pensione: gli esodati avranno diritto alla pensione secondo i criteri in vigore prima che la Legge Fornero venisse approvata. Ecco quali categorierientrano in questa settima, ed ultima, salvaguardia.
Lavoratori in mobilità e prosecutori volontari
I lavoratori in mobilitàsono tra gli aventi diritto a rientrare nella settima salvaguardia: ben 5 mila sono i lavoratori che hanno siglato un contratto, in accordo con il proprio datore di lavoro, entro il 31 dicembre 2011 per mettersi in mobilità.
Per rientrare in questasettima salvaguardia, i lavoratori devono avere concluso ogni rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2012 ed avere maturato il diritto alla pensione entro il termine della mobilità stessa oppure entro i due anni successivi.
I prosecutori volontarisono circa 10 mila: essi hanno versato di tasca propria i contributi per potere avere diritto alla pensione.
Possono accedere alla pensione i rientranti in questa fascia chehannomaturato i requisiti per la pensioneentro il 6 gennaio 2017, che hannoricevuto l'autorizzazione dall'Inps, per versare i contributi volontariprima del 4 dicembre 2011. Essi devono avere versatoalmeno un contributo volontario entro il 6 dicembre 2011. Se questo requisito mancasse, la tutela è possibile se sussistono altridue presupposti: averericevuto l'autorizzazione Inps a versare i contributi in maniera volontaria entro il 4 dicembre 2011 ed avere almeno un contributo versato per attività lavorativa tra il 1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013, con un contratto non a tempo indeterminato.
Lavoratori con figli disabili, cessati dal servizio ed ex temporanei
I lavoratori che hanno dovuto cessare la propria attività lavorativa per garantire assistenza a figli disabili,per avere dirittoa rientrare in questa settima salvaguardia devonoavere maturato il diritto alla pensionesecondo le regole Pre-Fornero, prima del 6 gennaio 2017. Si stima che questa fascia di ex lavoratori conti circa 2 mila persone al suo interno.
I cessati dalservizio sonocirca 6 mila: essi devono avere maturato i requisiti alla pensione, con le vecchie regole, entro il 6 gennaio 2017. In questa fascia rientrano i lavoratori che hanno siglato accordi per ricevere incentivi economici all'esodoprima del 31 dicembre 2012.
Tali accordi devono essere avvenuti o con il datore di lavoro o in seguito ad accordi sindacali siglati entro il 31 dicembre 2011. Può ricevere tutela anche chi hasubito licenziamento in un lasso di tempo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2011, solo senonhapiù lavorato a tempo indeterminato.
Gli ex lavoratori temporanei sono circa 3 mila:essidevono avereraggiunto il diritto alla pensione entro il 6 gennaio 2017, con le regole Pre-Fornero,devono avere persoil lavorotra il 1 gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2011, potendo vantare un contratto di lavoro a tempo determinatoe non devono averepiù lavorato a tempo indeterminato dopoessere rimasti disoccupati.