A meno di due settimane dall'uscita del bando di concorso a cattedra 2015/2016, arriva uno 'schiaffo' al Miur da parte del Consiglio di Stato, il quale ha deciso di stoppare la revisione delle classi di concorso. Premesso che tale revisione è attesa dal personale scolastico da ben 25 anni (l'ultimo 'elenco' risale al lontanissimo 1989), la bozza presentata dal governo non convince affatto ed ecco perchè non è arrivato il via libera da parte dell'organo di rilievo costituzionale.
Quali sono i motivi di fondo in base ai quali è arrivata la bocciatura (o quasi) del provvedimento?
Sembra che sia stata l'assenza di chiarezza in merito ai vari criteri adottati all'interno del nuovo regolamento ad aver suggerito prudenza, oltre alla mancanza del concerto del Ministero dell'Economia.
Consiglio di Stato, stop alla revisione delle classi di concorso: ultime news scuola, 18 novembre 2015
Al Consiglio di Stato, in pratica, non è piaciuto il mero elenco delle 114 nuovi classi (prima erano 168) senza una legittima ed auspicabile spiegazione da parte del Ministero dell'Istruzione: in base a quale logica si ritiene giusto procedere ai nuovi accorpamenti? Altre perplessità scaturiscono dal fatto che è quasi impossibile ipotizzare quali potranno essere gli effetti sui docenti che sono già in ruolo e sugli insegnanti che, invece, sono iscritti nelle varie graduatorie e che aspirano alle nuove cattedre che verranno messe a disposizione con il nuovo bando di concorso 2015/6.
Insomma, il Consiglio di Stato ha deciso di rispedire la bozza di revisione al mittente e tutto ciò a poco più di dieci giorni dall'attesa uscita del nuovo bando per la prossima maxi selezione nazionale da 63.000 posti.
Concorso 2015/2016: si manterrà il vecchio schema?
Una vera e propria 'mazzata' per il Ministero dell'Istruzione e soprattutto per l'immagine mediatica della riforma Buona Scuola che puntava moltissimo su questo primo concorso con le classi nuove.
Il dicastero di Viale Trastevere, di fatto, si trova di fronte ad un bivio: o 'infischiarsene' di tutto e di tutti applicando le nuove classi di concorso con il pericolo, inevitabile, di una pioggia di ricorsi; oppure alzare bandiera bianca e conservare il vecchio schema che, in ogni caso, presenta ugualmente delle gravi lacune. L'impressione è che dal nuovo concorso 2015/6 verrà fuori un altro mezzo pasticcio.