Se con il parere positivo all'ordine del giorno della maggioranza l'esecutivo pensava di aver chiuso le polemiche e le pretese sulla riforma Pensioni si sbagliava di grosso. Subito dopo l'ok all'odg a prima firma di Annamaria Parente (Pd) in commissione Lavoro al Senato, dalla commissione omologa della Camera il presidente Cesare Damiano fa sapere che ancora la partita non è chiusa e che la minoranza Pd, come altri partiti che hanno già depositato diverse proposte di legge incardinate a Montecitorio, continua a insistere sull'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso nuovi modelli di pensionamento anticipato.

Riforma pensioni, Damiano: insistiamo sulla flessibilità in uscita

"Insistiamo in particolare - ha ribadito in una nota stampa il parlamentare della minoranza dem - per migliorare le normative sulle pensioni". Nella manovra di bilancio, secondo Damiano, va ancora migliorato "il rapporto tra la giusta scelta di sostegno alla crescita - ha sottolineato il deputato della minoranza del Pd - e quella ancora insufficiente che riguarda l'equità sociale". Giudicati positivi e importanti, invece, i primi interventi sulla previdenza contenuti nella finanziaria 2016, anche se su alcuni punti vengono chieste altre modifiche.

Opzione donna, minoranza dem: necessari miglioramenti misura

"È importante che la Stabilità contenga - ha detto Damiano - la settima salvaguardia degli esodati, la no tax area per i pensionati e una soluzione, ancora parziale - ha sottolineato - per opzione donna".

Sull'opzione donna per i prepensionamenti delle lavoratrici con il sistema di calcolo contributivo "è necessario includere anche - secondo il presidente della commissione Lavoro della Camera - le donne che compiono 57 o 58 anni (se dipendenti o autonome) nell'ultimo trimestre di quest'anno nella possibilità - ha spiegato - di optare per questa normativa e di poter andare in pensione anticipatamente. Chiediamo al Governo - ha concluso Damiano auspicando cambiamenti - di fare questa correzione".