Per gli studenti che hanno aderito alricorso per il Test di Medicina 2015 è tempo di esultanze. Lo scorso 27 novembre il Consiglio di Stato ha infatti respinto l’appello del Ministero contro la vittoria dell’Unione degli Universitari nel ricorso avanzato a seguito delle prove per omissioni meramente formali. Novità sono arrivate in questi giorni anche sul fronte delle specializzazioni per cui, grazie ad un provvedimento da inserire in manovra finanziaria, si tenta la strada dell’unificazione delle graduatorie specializzazioni e i corsi di formazione di Medicina Generale.

Scheda anagrafica Test di Medicina 2015, rigettato il ricorso in appello

L’Udu, e in particolare i ricorrenti, possono cantar vittoria, almeno per il momento. Il contro-ricorso del Ministero per tentare di ribaltare l’esito che ha dato ragione ai ricorrenti, circa l’esclusione per la mancata sottoscrizione della scheda anagrafica, è infatti stato rigettato dal Consiglio di Stato. Resta pertanto convalidato l’accoglimento del ricorso patrocinato dagli Avvocati Michele Bonetti, Santi Delia e Umberto Cantelli, che ha portato all’ammissione in sovrannumero di circa 1000 studenti esclusi con tale motivazione. Tuttavia, per poter esultare in maniera definitiva, ci sarà da attendere fino all’udienza calendarizzata il prossimo 19 gennaio 2016.

In ogni caso l’Unione degli Universitari mantiene la rotta annunciando: “Da parte nostra il massimo sostegno a tutti gli studenti ammessi ed immatricolati con i nostri ricorsi, non permetteremo a nessuno di buttare fuori gli studenti già entrati e che entreranno”.

Specializzazioni e Medicina Generale, verso l’unificazione delle graduatorie

Sul fronte delle specializzazioni mediche invece è stato presentato l’emendamento per introdurre nella Legge di Stabilità 2016 una graduatoria unica in cui accorpare i risultati relativi alle scuole di specializzazione e quelli dei corsi di medicina generale.

L’emendamento attualmente al vaglio alla VII Commissione alla Camera (quella relativa a Cultura, Scienza ed Istruzione) dovrà essere votato in seguito dalla Commissione Bilancio prima di essere adottato in via definitiva. La notizia, riportata sul sito ufficiale dell’Onorevole Filippo Crimì (lo stesso che aveva duramente criticato il “modello francese” proposto dal ministro Giannini per l’accesso a Medicina), è stata salutata dall’apprezzamento del gruppo nazionale FederSpecializzandi che comunque si è riservata di elaborare e rivedere il testo in vista di una successiva analisi.