Mentre entra nel vivo l'esame della legge di Stabilità 2016 e continuano scontri e polemiche sul rinvio della riforma Pensioni, non lasciano dubbi le parole del presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri sulla finanziaria 2016 del Governo Renzi. Manovra bocciata su pensioni, contratti Pa e clausole di salvaguardia. Il presidente della Corte dei Conti è stato sentito oggi durante le audizioni parlamentari relative all'esame dei documenti di bilancio per il triennio 2016/2018.

Finanziaria 2016, Corte conti: manovra Renzi lascia questioni aperte

Nella finanziaria 2016 l'esecutivo fa scelte di politica economica che lasciano "sullo sfondo nodi irrisolti come le clausole, le pensioni, e i contratti pubblici" e altre "questioni importanti" come quella che riguarda "un definitivo riassetto - ha spiegato il presidente della Corte dei Conti davanti alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato - del finanziamento delle autonomia territoriali". Le scelte politiche ed economiche sulla legge di Stabilità 2016 non vengono considerate le più appropriate in quanto si sfruttano al massimo gli spazi di flessibilità su decifit accordate dall'Unione Europea anche per le spese legate all'accoglienza dei migranti "riducendo esplicitamente - ha spiegato il presidente della Corte dei Conti - i margini di protezione dei conti pubblici".

Pensioni, contratti Pubblica amministrazione e clausole salvaguardia

I giudici contabili chiedono intanto di rispettare le sentenze della Corte Costituzionale sullo sblocco dei contratti dei dipendenti della Pubblica amministrazione e la sentenza sulla reindicizzazione delle pensioni così come "prescritto" dalla stessa Consulta che nei mesi scorsi si è espressa sul combinato disposto tra la legge Fornero e il decreto Salva Italia, entrambi provvedimenti attuati dal Governo Monti.

Sulla rivalutazione delle pensioni, tra l'altro, è stata avviata dalla Uil una class action davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo per chiedere il rimborso integrale delle mancate inidicizzazioni del 2012 e 2013 e non il rimborso parziale con il bonus Poletti una tantum dello scorso agosto. Inoltre, il giudice Renato Squitieri evidenzia come nel "nel percorso programmatico di finanza pubblica - ha spiegato - permangono aspetti critici che attengono innanzitutto - ha sottolineato il presidente della Corte de Conti - alla tenuta del quadro di riferimento per i prossimi anni".

Terrà il Governo Renzi conto di questi richiami? In tal proposito come si muoverà il Parlamento? Saranno presentati emendamenti ad hoc nel tentativo di dare risposte alla Corte dei Conti? Non resta che seguire i nuovi sviluppi per capirne di più, anche se il premier Matteo Renzi ha già più volte ribadito che vuole andare avanti così senza tanti stravolgimenti delle legge di Stabilità nel suo percorso parlamentare. Staremo a vedere.